Il nuovo avviso quadro, realizzato grazie ai Fondi Europei e presentato dalla Ministra Fedeli nell’ambito dei PON per la Scuola 2014-2020, prevede lo stanziamento di ben 830 milioni di euro per la realizzazione di un piano in 10 azioni per una scuola più aperta, inclusiva e innovativa.
Due avvisi (competenze di base e formazione degli adulti) sono già stati pubblicati, mentre gli altri saranno resi disponibili nell’apposita area tra marzo e aprile, secondo le seguenti scadenze:
Cittadinanza e creatività digitale
(80 mln – Avviso il 3 marzo 2017)
Formare le studentesse e gli studenti ad un uso consapevole della Rete. Attivare percorsi per valorizzare la creatività digitale. Sono gli obiettivi di questo Avviso. L’azione è mirata, fra l’altro, al sostegno di percorsi per lo sviluppo del pensiero logico e computazionale.
Educazione all’imprenditorialità
(50 mln – Avviso il 8 marzo 2017)
L’Avviso ha l’obiettivo di fornire alle studentesse e agli studenti percorsi di educazione all’imprenditorialità, e all’autoimpiego, con attenzione a tutte le dimensioni dell’imprenditorialità: quella classica, quella a finalità sociale, quella cooperativa e di comunità. Nello specifico, le azioni saranno orientate a sviluppare l’autonomia e l’intraprendenza degli studenti, la capacità di risolvere problemi, di lavorare in squadra e di sviluppare il pensiero critico, l’adattabilità, la perseveranza e la resilienza.
Orientamento
(40 mln – Avviso il 13 marzo 2017)
L’azione prevede interventi rivolti alle studentesse e agli studenti dell’ultimo anno delle scuole secondarie di I grado e degli ultimi tre anni delle scuole secondarie di II grado. L’obiettivo formativo è rafforzare le competenze a sostegno della capacità di scelta e gestione dei propri percorsi formativi e di vita, sin dalla prima adolescenza, soprattutto nelle fasi di transizione tra i diversi gradi di istruzione.
Competenze di cittadinanza globale
(120 mln – Avviso il 17 marzo 2017)
Educazione all’alimentazione e al cibo; benessere, corretti stili di vita, educazione motoria e sport; educazione ambientale; cittadinanza economica; rispetto delle diversità e cittadinanza attiva: saranno fra i temi al centro del bando che punta a formare cittadini consapevoli e responsabili in una società moderna, connessa e interdipendente.
Cittadinanza europea
(80 mln – Avviso il 24 marzo 2017)
Approfondimento della cultura, dei valori e dei percorsi europei, anche attraverso esperienze all’estero saranno al centro di questo Avviso.
Particolare attenzione sarà data a: conoscenza della storia, della cultura, dei valori, delle istituzioni, delle sfide e delle prospettive europee; conoscenza e approfondimento dell’evoluzione dell’identità europea.
Alternanza Scuola-Lavoro
(140 mln – Avviso 28 marzo 2017)
L’alternanza scuola-lavoro rappresenta un grande investimento per le competenze dei giovani italiani e una priorità su cui lavorare per completare il loro patrimonio formativo attraverso esperienze integrative. L’azione prevede la costruzione di reti locali per un’alternanza di qualità, incentivi alla mobilità delle studentesse e degli studenti.
Integrazione e accoglienza
(50 mln – Avviso il 31 marzo 2017)
Conoscenza del fenomeno migratorio, sviluppo di approcci relazionali e interculturali, offerta di spazi e momenti di socializzazione e scambio saranno al centro dell’Avviso.
Le sfide della società moderna pongono, infatti, alla scuola una responsabilità educativa rispetto alla costruzione di un modello che sappia valorizzare le differenze, promuovere l’integrazione, il dialogo interreligioso e interculturale, al fine di costruire una maggiore coesione sociale.
Patrimonio culturale, artistico e paesaggistico
(80 mln – Avviso il 6 aprile 2017)
L’obiettivo formativo è sensibilizzare le studentesse e gli studenti alla tutela del patrimonio e trasmettere loro il valore che ha per la comunità, a valorizzarne al meglio la dimensione di bene comune e il potenziale che può generare per lo sviluppo sostenibile del Paese.
Bando competenze di base
Come già detto, il primo bando riguarda le competenze di base. In particolare, l’avviso pubblico prot. 1953 del 21/02/2017 punta a rafforzare le competenze di base delle studentesse e degli studenti, allo scopo di compensare svantaggi culturali, economici e sociali di contesto, garantendo il riequilibrio territoriale, e ridurre il fenomeno della dispersione scolastica.
Alle scuole è richiesto di proporre approcci innovativi che mettano al centro lo studente e i propri bisogni e valorizzino gli stili di apprendimento e lo spirito d’iniziativa per affrontare in maniera efficace e coinvolgente lo sviluppo delle competenze di base.
L’obiettivo è rafforzare le competenze di comunicazione in lingua madre e in lingua straniera, quelle logico-matematiche e le competenze di base in campo scientifico.
Sono ammesse a partecipare le scuole dell’infanzia statali, le istituzioni scolastiche statali del primo ciclo di istruzione (scuole primarie e secondarie di primo grado) e le istituzioni scolastiche statali del secondo ciclo di istruzione (scuole secondarie di secondo grado).
Possono partecipare le istituzioni scolastiche appartenenti a tutte le Regioni, e anche quelle della Provincia autonoma di Trento, in virtù dell’Accordo sottoscritto in data 16 febbraio 2017. Regione Valle d’Aosta e Provincia Autonoma di Bolzano saranno destinatarie di una specifica procedura.
Gli istituti comprensivi con sezioni di scuola dell’infanzia possono presentare due diversi progetti, uno per la scuola dell’infanzia e uno per il primo ciclo di istruzione. Allo stesso modo, gli istituti omnicomprensivi e i convitti nazionali possono presentare due diversi progetti, uno per il primo ciclo e uno per il secondo ciclo di istruzione.
Le scuole che intendono partecipare sono tenute a predisporre il progetto secondo le fasi procedurali previsti all’interno del sistema informativo – piattaforma “Gestione degli Interventi” (GPU), partendo da una descrizione dello stesso.
In particolare, la presentazione della proposta progettuale avviene accedendo nell’apposita area all’interno del sito dei Fondi strutturali 2014-2020, denominata appunto “Gestione degli Interventi” (GPU), collegandosi a questo indirizzo e caricando la documentazione richiesta.
L’area del sistema informativo predisposta per la presentazione delle proposte progettuali resterà aperta dalle ore 10.00 del 28 febbraio 2017 alle ore 15.00 del 28 aprile 2017.
Il SIDI abilita automaticamente ad operare sia il Dirigente scolastico che il Direttore SGA. Per ciascuna istituzione scolastica DS e DSGA si abilitano selezionando “Gestione degli interventi” e utilizzando le credenziali con cui accedono a tutti i servizi informatici del MIUR. Ai fini del login al Sistema GPU, DS e DSGA possono procedere alla compilazione della scheda anagrafica individuale, propedeutica a qualsiasi altra successiva attività, dopo aver verificato la correttezza dei dati inseriti nella scheda anagrafica della scuola.
Terminata la fase di inserimento dei dati e di inoltro della proposta progettuale, effettuata dal DS o, su sua delega, dal DSGA, l’istituzione scolastica ha a disposizione qualche giorno in più di tempo per inserire poi la proposta progettuale firmata digitalmente sulla piattaforma finanziaria “Sistema Informativo Fondi (SIF) 2020”, secondo i seguenti passaggi:
- scaricare una copia della proposta progettuale già inoltrata su GPU;
- firmare digitalmente la proposta progettuale senza apportare a quest’ultima alcuna modifica. Il progetto può essere firmato dal Dirigente scolastico o, su sua delega, dal DSGA e il file deve essere esclusivamente in formato .pdf o .pdf.p7m;
- allegare la proposta progettuale firmata digitalmente sul “Sistema finanziario”.
Tale funzione di firma digitale sarà disponibile solo dopo la chiusura dei termini di presentazione dell’avviso e in particolare:
L’area del sistema Informativo Fondi (SIF) 2020 predisposta per la trasmissione dei piani firmati digitalmente resterà aperta dalle ore 10.00 del 2 maggio 2017 alle ore 14.00 dell’8 maggio 2017.
Formazione per adulti
Favorire il rientro nel sistema di istruzione ed il completamento degli studi da parte delle giovani e dei giovani adulti. È l’obiettivo del secondo dei 10 bandi PON per una scuola più aperta, inclusiva e innovativa.
Il bando contribuirà a far ottenere a molte e molti giovani adulti un titolo di studio e consentirà loro di avviarsi verso il mondo del lavoro anche attraverso percorsi di alternanza e orientamento, certificazione o aggiornamento delle competenze professionali. L’avviso si rivolge, in particolare, ad adulte e adulti e giovani adulte e adulti con particolare attenzione per i NEET, i drop-out, gli analfabeti di ritorno, cittadine e cittadini inoccupati e disoccupati, persone in condizione di svantaggio. Potranno presentare progetti i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti e le istituzioni scolastiche statali secondarie di primo e di secondo grado che hanno sedi di percorsi di secondo livello per l’istruzione degli adulti, comprese le sedi carcerarie collegate.
Potranno essere attivati percorsi di potenziamento delle competenze ai fini del conseguimento del titolo di studio conclusivo del primo ciclo o per il conseguimento di un diploma dell’istruzione tecnica, professionale e artistica. I progetti potranno riguardare anche percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana, percorsi per l’acquisizione di competenze linguistiche, di base o digitali.
I progetti potranno essere inoltrati dal 7 marzo e fino al 2 maggio 2017.
Obblighi per i beneficiari
Le Istituzioni scolastiche beneficiarie dei finanziamenti dei singoli avvisi sono vincolate allo svolgimento di una serie di attività (monitoraggio, valutazione, controlli, archiviazione, informazione e pubblicità) previste dalla normativa comunitaria e nazionale o dalla regolamentazione più specifica predisposta dall’Autorità di Gestione.
Rispetto dei principi orizzontali
La programmazione 2014-2020 è stata predisposta in coerenza con i principi orizzontali stabiliti dai Regolamenti Europei e che riguardano: sviluppo sostenibile, promozione della parità fra uomini e donne, non discriminazione.
Contabilità separata
I fondi di provenienza comunitaria non costituiscono una “gestione fuori bilancio” ma vengono regolarmente introitati nel bilancio dell’Istituzione scolastica.
È tuttavia indispensabile che la gestione degli interventi finanziati con i Fondi Strutturali sia tenuta distinta da quella delle altre spese di funzionamento del bilancio della scuola in modo da poter essere individuata e provata in caso di verifica amministrativo-contabile da parte dei competenti organi comunitari e nazionali. È quindi necessario che vi sia una “area specifica delle entrate” nell’ambito dei Programmi annuali dei singoli istituti al fine di evitare la commistione con fondi di altra provenienza.
Pertanto, i finanziamenti previsti per i Progetti a valere sul FSE e FESR devono essere iscritti nelle ENTRATE – modello A, aggregato 04 – “Finanziamenti da enti territoriali o da altre Istituzioni Pubbliche”, e imputati alla voce 01 – “Finanziamenti UE” (Fondi vincolati) del Programma annuale previsto dal D.I n. 44/2001, recante regolamento concernente le istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle Istituzioni scolastiche.
La registrazione delle USCITE nel suddetto modello A deve essere effettuata esclusivamente per aggregato/progetto, ma sempre per fondo, e in esse deve sempre essere riportato il codice del Progetto assegnato nella nota autorizzativa e all’interno del sistema informativo. Per ciascun Progetto occorrerà, ovviamente, predisporre la Scheda illustrativa finanziaria (Mod. B), e il modello Sintesi PTOF – progetto previsti dall’art. 2, comma 6, del predetto decreto interministeriale.
È bene ricordare che le assegnazioni relative a iniziative cofinanziate con i Fondi Strutturali sono vincolate alle destinazioni prestabilite: nel caso di progetti che si sviluppano su più esercizi finanziari, le somme non impegnate al 31 dicembre confluiscono, come economie finalizzate, nell’avanzo di amministrazione e devono essere riportate nella competenza dell’esercizio successivo.
Particolare attenzione deve essere usata nella tenuta del registro del partitario delle spese, dove devono essere dettagliatamente iscritti tutti gli impegni ed i relativi pagamenti.
Monitoraggio
I Regolamenti comunitari prescrivono l’attivazione di un sistema nazionale per il monitoraggio procedurale, fisico e finanziario di tutti i progetti cofinanziati nell’ambito dei diversi Programmi Operativi.
A tal fine, le istituzioni scolastiche beneficiarie sono tenute ad alimentare il Sistema informativo del MIUR, articolato in due piattaforme:
- “Gestione degli Interventi (GPU)”, destinata ad accogliere tutti i dati di carattere fisico/procedurale rilevanti ai fini del progetto;
- “Gestione Finanziaria” (SIF 2020) in cui vengono registrati tutti i dati di carattere finanziario.
Oltre a consentire il trasferimento di tutti i dati elaborati alla Ragioneria Generale dello Stato e, per il tramite di quest’ultima, alla Commissione Europea, il Sistema informativo permette di gestire in maniera automatizzata tutte le fasi progettuali, a partire dalla formulazione delle proposte, fino alla gestione didattica e amministrativa degli interventi autorizzati e alla loro valutazione.
Controlli
Le iniziative finanziate nell’ambito dei Fondi Strutturali sono sottoposte ad un sistema di controlli finalizzato a verificare che gli interventi siano realizzati nel pieno rispetto della normativa europea e nazionale.
I controlli previsti dai Regolamenti Comunitari sono ripartiti in controlli di primo livello, di competenza dell’Autorità di Gestione, e di secondo livello, di competenza dell’Autorità di Audit.
Ulteriori controlli, propedeutici alle richieste di rimborso alla Commissione Europea, sono attuati dall’Autorità di Certificazione.
Sono, inoltre, previsti controlli diretti della Commissione Europea e della Corte dei Conti Europea.
Archiviazione
Tutti i documenti giustificativi relativi alle spese sostenute dai fondi devono essere resi disponibili su richiesta alla Commissione e alla Corte dei Conti Europea per un periodo di tre anni a decorrere dal 31 dicembre successivo alla presentazione dei conti nei quali sono incluse le spese dell’operazione.
Nello specifico, l’Istituzione scolastica deve organizzare e conservare fino al 31 dicembre 2027 un fascicolo per ogni progetto, preferibilmente in formato elettronico, che contenga i seguenti documenti, firmati digitalmente:
- copia dell’Avviso quadro;
- copia della proposta progettuale presentata e inserita nel sistema “Gestione degli Interventi”;
- lettera di autorizzazione;
- copia della Delibera del Collegio dei Docenti riferita all’inserimento del Progetto nel POF;
- copia della Delibera del Consiglio d’Istituto e/o Decreto del Dirigente scolastico relativa all’iscrizione delle spese previste per il Progetto nel Programma annuale;
- copia della Delibera degli Organi collegiali relativi ai criteri per la selezione degli esperti e per l’acquisizione dei servizi;
- copia originale delle dichiarazioni di avvio e di conclusione del progetto;
- originali dei modelli di Certificazione (CERT) e di Rendicontazione (REND) sottoscritti dal Dirigente scolastico e dal DSGA e la relativa documentazione probatoria della spesa;
- originali dei mandati di pagamento quietanzati dalla Banca distinti per ogni certificazione di spesa emessa;
- originali delle fatture e dei documenti contabili pertinenti al singolo progetto – si ricorda che le fatture devono contenere i riferimenti (codice del progetto) a cui la stessa si riferisce e l’eventuale indicazione del pro-quota;
- originale delle procedure adottate per la selezione delle ditte fornitrici (determina a contrarre; bandi di gara; capitolati; griglie di valutazione; offerte pervenute; verbali di valutazione delle candidature; graduatorie provvisorie e definitive; atti di nomina; contratti, nei casi in cui la selezione sia rivolta al personale esterno);
- originale del prospetto riepilogativo dei costi delle risorse umane.
Valutazione dei risultati
L’Autorità di Gestione ha predisposto un Piano di Valutazione in cui sono state pianificate le attività valutative da realizzare nel periodo di programmazione, volte ad identificare chi ha ottenuto benefici dagli interventi finanziati e in che modo, nonché a quantificare i risultati, correlati con gli indicatori del programma, individuati in relazione alle azioni, per misurarne i prodotti realizzati (indicatori di realizzazione) e intercettarne gli effetti generati sui partecipanti o sulle entità coinvolte (indicatori di risultato).
Le istituzioni scolastiche devono rendersi disponibili a:
- partecipare alle attività valutative previste dal Piano di Valutazione (interviste, questionari, focus group ecc.);
- fornire i dati necessari all’alimentazione degli indicatori del programma e partecipare alle prove INVALSI sulla misurazione degli apprendimenti (essenziali per la misurazione dell’impatto del programma);
- partecipare ai processi di autovalutazione e valutazione esterna previsti dal SNV;
- fondare la progettazione degli interventi e le relative richieste di finanziamento su una corretta individuazione delle aree di fabbisogno su cui intervenire;
- fornire le informazioni aggiuntive richieste da interventi specifici (es: votazioni curricolari; verifica delle competenze in ingresso e uscita dagli interventi; grado di soddisfazione dei destinatari ecc.).
Informazione e pubblicità
In generale, per ogni progetto la scuola beneficiaria è tenuta a svolgere una specifica azione di informazione, sensibilizzazione e pubblicità, sostenuta da risorse dedicate. Le scuole hanno quindi precise responsabilità rispetto alle misure di informazione e pubblicità verso il pubblico e la loro platea scolastica.
La scuola beneficiaria è tenuta a garantire la trasparenza delle informazioni e la visibilità delle attività realizzate, provvedendo, in particolare, a:
- garantire la trasparenza delle procedure pubblicizzando sul sito web della scuola e attraverso i vari canali utili per raggiungere tutti i soggetti interessati sul territorio, i documenti necessari alla realizzazione del progetto, con una particolare attenzione ai bandi di gara per l’affidamento d servizi;
- informare il pubblico sul sostegno ottenuto dai fondi:
- inserendo, sul sito web della scuola, un’apposita sezione dedicata ai finanziamenti ricevuti grazie al PON;
- collocando in un luogo facilmente visibile al pubblico (come l’area d’ingresso di un edificio) almeno un cartellone (formato minimo A3) contenente informazioni sul progetto e indicazioni sul sostegno finanziario dell’Unione europea;
- assicurarsi che i partecipanti siano stati informati in merito a tale finanziamento.
Tutte le misure di informazione e di comunicazione (sito web della scuola, cartellone, carta intestata, ecc.) a cura del beneficiario riconoscono il sostegno del FSE all’operazione riportando il logo qui riportato.