Le scuole possono, entro la fine di ottobre, rivedere il Piano Triennale dell'Offerta Formativa; a tal proposito, come indicato dal Miur con nota 1830 del 6/10/2017, è utile che tale aggiornamento avvenga anche alla luce delle innovazioni introdotte dai decreti legislativi di cui all'art. 1, comma 181 della Legge 107/2015.
È inoltre opportuno considerare, nell'adeguamento della progettazione, il quadro di riferimento indicato dal Piano per l'Educazione alla Sostenibilità che recepisce i Goals dell'Agenda 2030.
La nota ricorda in particolare quali sono i punti qualificanti ed ineludibili del PTOF, fissati alla legge 107/2015:
- il piano di miglioramento elaborato a seguito dell'autovalutazione;
- la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario;
- i percorsi di alternanza scuola-lavoro nella scuola secondaria di secondo grado;
- le azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel Piano nazionale per la scuola digitale;
- i fabbisogni dell'organico dell'autonomia in cui si esplicita il fabbisogno delle risorse professionali con cui si intende realizzare quanto dichiarato, tenendo conto della definizione dei vincoli relativi agli organici il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali;
- l'introduzione di insegnamenti opzionali nel secondo biennio e nel quinto anno delle scuole secondarie di secondo grado, con l'utilizzo delle quote di autonomia e degli spazi di flessibilità.
Infine, la nota riepiloga per alcuni decreti legislativi, le possibili connessioni con i Piani Triennali dell'Offerta Formativa.