Sinergie di Scuola

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Quali sono le regole riguardanti la possibilità di detrarre le spese per il certificato medico emesso dal mio medico di base per attività sportiva non agonistica? È consentito pagare in contanti?

Le spese relative ai certificati medici per fini sportivi (sana e robusta costituzione) sono considerate spese mediche generiche e possono essere detratte dal reddito imponibile al 19%.

Tuttavia, a partire dall’anno d’imposta 2020, per poter usufruire della detrazione fiscale, è necessario che il pagamento sia effettuato tramite versamento bancario, postale o altri mezzi di pagamento tracciabili. Vi è un’eccezione per le prestazioni sanitarie erogate dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al SSN.

Nel 2023 ho richiesto e ricevuto un bonus trasporti di 60 euro per mio figlio minorenne a mio carico, che ho poi impiegato per l’acquisto di un abbonamento ai mezzi pubblici. Posso ancora riportare come spesa detraibile nel modello 730 l’importo effettivamente pagato?

Le spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale sono soggette a una detrazione IRPEF del 19%, calcolata su un totale non superiore a 250 euro. Il Decreto-Legge 50/2022 ha istituito un contributo in denaro chiamato Bonus trasporti per i contribuenti con un reddito fino a 35.000 euro. Tale bonus, fino a un massimo di 60 euro, poteva essere richiesto per sé stessi o per un beneficiario minorenne a carico ed essere utilizzato per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, nonché per i servizi ferroviari nazionali.

Per coloro che hanno beneficiato del Bonus trasporti, è comunque possibile detrarre (entro il limite massimo di 250 euro) la spesa aggiuntiva sostenuta per l’acquisto dell’abbonamento, oltre all’importo del contributo ricevuto.

Si possono detrarre le spese di iscrizione per mio figlio ad un corso di laurea presso un’università telematica, nella stessa misura prevista per le università non statali? Vorrei sapere se è necessario considerare l’area geografica in cui risiede lo studente.

Le spese relative ai corsi di laurea offerti dalle università telematiche sono detraibili dall’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) al 19%. Analogamente alle università non statali, l’importo detraibile non può superare quello stabilito annualmente per ciascuna facoltà universitaria tramite decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca. Tale importo tiene conto dei costi medi delle tasse e dei contributi richiesti dalle università statali nelle diverse aree geografiche e disciplinari dei corsi.

Per determinare questo limite massimo, è necessario considerare l’area tematica del corso (medica, sanitaria, scientifico-tecnologica, umanistico-sociale) e la regione in cui l’università ha la sua sede legale, non quella in cui risiede lo studente, come specificato nella circolare n. 18/2016, risposta 2.3.

Qual è il modo corretto di dichiarare il bonus musica relativo all’anno 2023 nel modello di dichiarazione delle persone fisiche o nel modello 730?

Per i contribuenti con un reddito totale non superiore a 36.000 euro, è possibile detrarre le spese sostenute per l’iscrizione annuale e l’abbonamento di ragazzi dai 5 ai 18 anni a istituzioni musicali come conservatori, istituzioni AFAM, scuole di musica regionali, cori, bande e scuole di musica riconosciute da un ente pubblico, per lo studio e la pratica della musica, come stabilito dall’art. 15, comma 1, lett. e-quater del TUIR.

Queste spese sono soggette a una detrazione del 19% sull’importo massimo di 1.000 euro per ogni ragazzo, da indicare nel quadro E del modello 730 (o nel quadro RP per chi utilizza il modello Redditi persone fisiche), mediante l’apposito “codice 45”.

È importante ricordare che per poter beneficiare di tale agevolazione fiscale, è necessario aver effettuato il pagamento utilizzando metodi tracciabili come versamento bancario o postale, carte di debito, carte di credito, carte prepagate, assegni bancari o circolari.

Si possono richiedere detrazioni per il figlio impegnato nel servizio civile?

Dopo l’entrata in vigore del D.Lgs. 40/2017, che ha istituito il Servizio civile universale, gli assegni erogati ai volontari per tale servizio sono esenti da imposizioni fiscali e non rientrano nel calcolo del reddito ai fini previdenziali, come stabilito dall’art. 16, comma 3.

Di conseguenza, i compensi per il Servizio civile universale non sono più considerati nel computo del reddito complessivo per determinare la condizione di familiare a carico, come previsto dall’art. 12 del TUIR.

Tuttavia, nel caso in cui il volontario svolga un servizio civile diverso dal Servizio civile universale (ad esempio il servizio civile regionale, che non è assimilabile al suddetto), i redditi derivanti da tale attività devono essere considerati come redditi da collaborazioni coordinate e continuative e contribuiscono alla formazione del reddito complessivo del percipiente, come specificato nella risposta dell’Agenzia delle Entrate all’interpello n. 82/2018.

In quest’ultimo caso, il reddito sarà considerato anche per la valutazione del superamento del limite di reddito necessario per poter beneficiare delle detrazioni per familiare a carico.

Ho ottenuto l’ammissione a un corso di sostegno TFA per insegnanti. Vorrei sapere se posso detrarre nel modello 730, come spese scolastiche, sia la quota di iscrizione che le rette del corso.

Sì, le somme pagate possono essere detratte dall’IRPEF al 19% come spese per l’istruzione universitaria, come previsto dall’art. 15, comma 1, lett. e del TUIR. Secondo quanto specificato dall’Agenzia delle Entrate, rientrano in questa categoria anche le spese sostenute per partecipare ai TFA per la formazione iniziale dei docenti, istituiti in base al D.M. 249/2010, presso le facoltà universitarie o le istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica.

Tuttavia, è importante ricordare che per poter richiedere la detrazione, è necessario che l’onere sia stato sostenuto tramite versamento bancario, postale o altri sistemi di pagamento tracciabili.

Si possono dedurre o detrarre le spese di ricovero in RSA per la parte di retta a carico della persona ricoverata?

Chi è in RSA e paga la retta del ricovero può dedurre o detrarre solo la parte delle spese mediche indicate separatamente nella documentazione fornita dalla struttura di assistenza.

Anche se la retta include una percentuale forfettaria per le spese mediche stabilita dalla regione, solo queste ultime sono deducibili o detraibili.

È importante che nel documento sia specificato l’importo delle spese mediche separate dalla retta e, se la percentuale è forfettaria, che sia indicato che corrisponde a quella deliberata dalla regione.

Inoltre, la detrazione è concessa solo se il pagamento è effettuato tramite sistemi di pagamento tracciabili, ad eccezione dei servizi sanitari erogati dalle strutture pubbliche o accreditate al SSN.

Si possono detrarre le spese per cure termali?

Le spese per cure termali, escluse quelle relative al viaggio e al soggiorno, possono essere detratte al 19%, ma solo per l’importo che supera complessivamente i 129,11 euro e solo se vi è una prescrizione medica che giustifica il trattamento rispetto alla patologia.

Per ottenere questo beneficio fiscale è necessario conservare la ricevuta del ticket se il trattamento è effettuato nel SSN, la prescrizione medica e la ricevuta che attesta l’importo della spesa sostenuta se le cure sono fornite dalla struttura termale. È importante utilizzare metodi di pagamento tracciabili per le prestazioni non erogate da strutture pubbliche o private accreditate al SSN.

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