La crisi politica è stata ricomposta.
Abbiamo un nuovo Governo a guida di Mario Draghi che già è in procinto di affrontare le tre emergenze per le quali occorre fare presto e bene. L’emergenza sanitaria in primis ma anche quella economica e quella sociale. Quest’ultima ha tra i problemi più grandi quelli della Scuola. Sarà fondamentale il buono e tempestivo uso dei fondi che la Comunità europea ci ha assegnato.
Alla guida di viale Trastevere c’è ora il prof. Patrizio Bianchi che ha completato la squadra di vertice sia politico che tecnico. Sono stati nominati i Sottosegretari, nelle persone della prof.ssa Barbara Floridia e il prof. Rossano Sasso e i due Capi Dipartimento che vedono la conferma di Giovanna Boda alla guida del Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali e di Stefano Versari, Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna che guiderà il Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione.Confermato anche Luigi Fiorentino a capo di Gabinetto.
I temi che il nuovo Ministro dovrà affrontare sono davvero tanti. L’emergenza sanitaria che vede da troppo tempo i ragazzi fuori dalle aule: sarà necessario, quindi, completare nel più breve tempo possibile la campagna vaccinale. Ma anche sul piano organizzativo e amministrativo le sfide non sono poche.
Precariato e reclutamento sono due nodi cardine da sciogliere se si vuole tutti in classe il primo settembre; e infatti con il nome “Primo settembre” sarà aperto un tavolo di confronto con le Organizzazioni sindacali. Particolare attenzione dovrà essere data al sostegno, dove c’è carenza di docenti con specializzazione, mancanza che impatta sulle fragilità dei ragazzi che più hanno sofferto.
Anche l’aggiornamento delle graduatorie di terza fascia ATA dovrà trovare soluzione per consentire di avere il personale al suo posto a inizio anno scolastico 2021/2022.
Occorrerà, inoltre, un piano per il recupero degli apprendimenti delle studentesse e degli studenti, apprendimenti deficitari per tante ragioni in questo anno orribile.
In tutto questo, deve anche essere completata la riorganizzazione del Ministero dell’Istruzione a livello centrale dopo lo scorporo dell’Università, andando a mettere a posto tutte le caselle dirigenziali di prima e seconda fascia.
Buon lavoro a tutti noi!