La scuola continua ad essere nell’occhio del ciclone. È un fatto normale: dopo la previdenza e la sanità, è la voce che più pesa come rapporto spesa/pil. In un paese civile è giusto che sia così, la scuola è il servizio su cui si poggia la qualità di un paese.
Semmai il ragionamento deve essere fatto in termini di ritorno degli investimenti, e su questo fronte non è solo questione di soldi.
I docenti sono sempre più nel mirino dei poteri forti; in ultimo il presidente Monti con l’esternazione sulle due “orette” in più. Ma quale piano organico, trasparente, condiviso è stato fatto per richiedere al mondo della scuola ulteriori tagli e sofferenze?
I tagli ragionieristici non fanno bene, non aggrediscono l’area dello spreco (che pure esiste), ma colpiscono in maniera indiscriminata riducendo ancor di più le buone pratiche laddove esistono, appiattendo tutto il pianeta scuola su profili sempre più bassi e su una minore produttività.
Prima che contabile è un problema sociale. O si riesce ad incidere nelle coscienze dei cittadini l’equazione “scuola migliore = società migliore” oppure i docenti, il personale, le famiglie non riusciranno a comprendere in quale cornice inserire quelle che appaiono semplici e inutili riduzioni di spesa. E che comunque, ad oggi, non hanno migliorato significativamente il rapporto debito/pil.
Apre questo numero l’articolo di Francesca Romana Ciangola sui riflessi della recente legge anticorruzione sui procedimenti amministrativi delle istituzioni scolastiche. L’argomento è ripreso e ampliato nella rubrica Focus lavoro, in cui la stessa autrice analizza le ripercussioni che la medesima legge avrà nell’ambito delle autorizzazioni al “secondo lavoro” per i dipendenti pubblici.
A seguire Osvaldo Pasello riprende il discorso iniziato da Mara Bonitta nello scorso numero e spiega – con la voce di chi lo sta vivendo in prima persona – il laborioso processo di formazione che sta impegnando quest’anno per la prima volta i Dirigenti scolastici neoassunti.
Di reti di scopo ci parla Mara Bonitta, illustrando le modalità di attuazione di questa opportunità ancora poco diffusa in ambito scolastico.
Infine, una sintesi schematica delle principali novità in ambito di procedure di gara, con il bando-tipo prodotto dall’Avcp, cui tutte le stazioni appaltanti dovranno attenersi nella redazione dei documenti di gara con l’esatta indicazione di tutte le cause di esclusione previste.
Buona lettura!