Non possiamo lamentarci.
Uno dietro l’altro giungono alle scuole indicazioni contrastanti, di difficile interpretazione, onerose sul piano amministrativo.
La faccenda degli scatti ha del ridicolo, e ancora non ne siamo fuori. La nota del 27 gennaio 2014, nr. 5 del MEF certamente non rassicura e costringe il personale ad attendere le prossime buste paga per capire cosa succederà. Gli interventi sulle progressioni di carriera avranno pesanti conseguenze sulle ricostruzioni delle carriere stesse e si spera che i sistemi informativi “tengano” e non ci si trovi con amare sorprese al momento del pensionamento.
Il mese scorso avevo indicato nel D.Lgs. 33/2013 sulla trasparenza uno dei maggiori affanni che le scuole avrebbero dovuto sostenere. Non sono stato smentito: accantonato per ora il problema del piano triennale e la nomina del responsabile, non è chiaro al momento in cui scrivo se invece rimane l’obbligo di pubblicare sul sito istituzionale, nell’apposita sezione, i files generati in formato .xml dei CIG aperti dal 1° dicembre 2012 al 31 dicembre 2013.
La nota del Capo Dipartimento dell’Istruzione n. 276 del 29 gennaio scorso non è chiarissima: sembrerebbe sospendere in toto gli effetti sulle scuole della Legge 190/2012 e il decreto richiamato. La circolare termina infatti con l’invito a tralasciare per il momento tutti gli interventi degli USR sulle scuole in tema di trasparenza – il che non è immediatamente leggibile come sospensione in toto degli obblighi che la normativa impone anche alle istituzioni scolastiche.
In ultimo è intervenuto l’Atto di indirizzo del Ministro 2014 che declina le priorità politiche, cui gli Uffici Ministeriali dovranno uniformarsi nella loro azione. Lascio il lettore alla lettura integrale del testo, sottolineando solo la priorità politica 6 – “Semplificazione delle procedure di avvio dell’anno scolastico”, laddove, nel primo capoverso, si afferma essere diminuito il carico di lavoro delle segreterie scolastiche.
Due sole domande: dove? E quando, se è lecito?