Sono andato a rileggere cosa scrivevo a giugno scorso in questa rubrica:
«Dunque oggi sappiamo chi è il nuovo ministro dell’istruzione, conosciamo il suo curriculum. È un uomo di scuola che ha attraversato tutte le sue componenti. Ha conosciuto la “trincea” nell’esperienza da docente prima, Dirigente scolastico poi, e infine l’amministrazione centrale nella sua qualità di “Provveditore”. Il Dott. Bussetti dovrà occuparsi subito di alcune faccende spinose: il problema dei docenti magistrali, l’accordo sindacale sulla mobilità, il rinnovo contrattuale di un contratto appena nato e già nato vecchio, la modifica dell’esame di Stato, i concorsi di Dirigente scolastico, direttori sga, ...».
Tutti i problemi sono stati toccati, ma nessuno ad oggi è ancora completamente definito.
Non il contratto (a parte che per i Dirigenti scolastici), non il problema dei docenti magistrali per i quali si attendono i bandi di concorso, non i concorsi a Dirigente scolastico che, se anche in dirittura di arrivo, lasciano intravedere un ampio contenzioso che non si sa dove porterà. Ancor meno il concorso a DSGA, per il quale devono ancora effettuarsi le preselezioni.
La scuola non può attendere ancora, la situazione delle segreterie è disastrosa e dover affrontare il nuovo anno scolastico senza tantissimi DSGA, cui si aggiungono i nuovi posti vacanti dovuti ai massicci pensionamenti, è veramente problematico.
È necessario rendersi conto che la scuola, al di là delle riforme epocali, ha bisogno di essere riorganizzata, con l’assunzione di personale qualificato. Se la macchina non funziona, non si va da nessuna parte.
Occorre rivedere l’autonomia e stabilire un modello organizzativo dove le articolazioni del MIUR periferiche, anch’esse da integrare con personale qualificato, siano davvero punto di riferimento per le scuole.
Come ho già detto in altre occasioni, non ha senso immaginare che in circa 8.000 scuole ci debba essere una competenza qualificata sui vari filoni amministrativi che la investono. È più logico che siano i Provveditorati ad avere queste competenze (dunque 100 e non 8.000), che siano poi di vero riferimento e supporto. Oggi, in molti casi sono le Scuole che danno una mano ai Provveditorati.
Buone vacanze, ci ritroviamo a settembre!