Palazzo del Quirinale, 23/09/2013 - Inaugurazione dell’anno scolastico. Estratto del discorso del Presidente:
«In questi anni non ho mai trascurato di considerare l’istruzione a tutti i livelli uno dei pilastri e degli assi portanti della nostra società.
Pure la scuola negli ultimi anni ha sofferto delle ristrettezze provocate dalla crisi generale e ha sofferto – diciamo la verità – di incomprensioni e miopie, di rifiuti e tagli alla cieca – più che di una necessaria lotta contro innegabili sprechi – da parte dei responsabili della cosa pubblica. Ebbene, si sta ora comprendendo che bisogna cambiare strada: è questo il segno della giornata di oggi qui al Quirinale, è questo il segno nel quale inizia il nuovo anno scolastico. Ce lo dicono senza dubbio i provvedimenti adottati dal governo, specialmente il decreto approvato dieci giorni fa dal Consiglio dei ministri in materia di istruzione, università e ricerca: e vi ha fatto puntuale riferimento il ministro Carrozza che ne è stata la promotrice con una passione e determinazione di cui desidero in questo momento darle atto.
E in effetti – questo bisogna ben capire – rafforzare l’istruzione a tutti i livelli, sviluppare la ricerca scientifica, rendere più elevata e moderna la formazione dei giovani attraverso tutti i canali, ciò è decisivo per superare la crisi, per combattere la disoccupazione, per competere nel mondo d’oggi, per costruirci il futuro che l’Italia può riuscire a darsi. Le conoscenze, le capacità possedute dai cittadini di un paese favoriscono uno sviluppo economico costante. Questo insieme di conoscenze si definisce capitale umano proprio per sottolineare il fatto che si tratta di una vera e propria ricchezza, di un patrimonio su cui un paese può contare».
Sono queste parole che desidero riportare nell’editoriale di ottobre. Parole di speranza e di consapevolezza. Parole che confortano chi, come noi, crede davvero che la Scuola sia cardine primario di una società civile.
L’abbiamo sempre saputo, ed ora più lo sappiamo che il nostro Presidente conta davvero nella Scuola e nelle sue donne e nei suoi uomini. A noi non deluderlo.
È ottobre, tempo di contrattazione. La copertina di questo numero è dedicata ad uno dei temi più ostici per le amministrazioni scolastiche: M. Bonitta riassume le procedure da seguire, quali materie contrattare e indica alcune possibili strade per evitare lo scontro tra le parti coinvolte.
A seguire un articolo amministrativo di G. Bellafiore sullo scarto d’archivio: anche questo un passaggio delicato, perché non sempre è ben chiaro quali documenti conservare e per quanto tempo.
Infine, segnalo l’approfondimento di F.R. Ciangola sul piano nazionale anticorruzione: l’autrice esamina gli aspetti che interessano anche gli istituti scolastici, i quali non possono considerarsi esonerati dall’adempimento finché una norma ufficiale li solleverà dagli obblighi in materia di anticorruzione.
