Sinergie di Scuola

Copertina della rivista

Ho un vissuto in ambito scolastico di 43 anni.

In questo lungo periodo un fenomeno è stato “imperiosamente” presente: il precariato del personale scolastico, che ha sempre rappresentato e rappresenta un problema strutturale che affligge il sistema educativo italiano (appunto da decenni), con ripercussioni su insegnanti, studenti e sull’organizzazione complessiva della scuola.

Come di consueto tenterò di illustrare i principali problemi legati a questa condizione, lasciando al prossimo intervento la disamina di quelle che potrebbero essere le possibili soluzioni:

  1. Incertezza lavorativa: i docenti precari vivono in una condizione di instabilità, con contratti a tempo determinato che vengono rinnovati di anno in anno. Questo ostacola la programmazione a lungo termine, sia a livello personale che professionale impoverendo così la didattica e rendendola altamente frammentata.
  2. Discontinuità didattica: la presenza di insegnanti precari rende difficile la continuità educativa per gli studenti. Il frequente cambio di docenti, oltre a compromettere la qualità dell’insegnamento, non consente la costruzione di relazioni stabili tra insegnanti e alunni.
  3. Mancanza di valorizzazione del personale: gli insegnanti precari spesso non vedono riconosciute le loro competenze e l’esperienza accumulata. Prospettive di carriera limitate, stipendi non adeguati e un lungo percorso di stabilizzazione influiscono negativamente sulla motivazione e sulla qualità dell’insegnamento.
  4. Sovraccarico burocratico: anche le Segreterie subiscono la precarizzazione del sistema. Le procedure di assegnazione e reclutamento dei docenti e del personale precario sono spesso complesse e frammentate, comportando un carico burocratico elevato per le scuole, con conseguenti ritardi nell’assegnazione delle cattedre e nelle nomine del personale ATA. Non di rado Dirigenti e DSGA hanno difficoltà ad aprire tutti i plessi di competenza per mancanza di personale.
  5. Effetti sulla qualità dell’istruzione: l’incertezza contrattuale e la discontinuità didattica possono influire negativamente sulla qualità dell’istruzione, penalizzando soprattutto le scuole situate in aree più svantaggiate, dove il turnover di insegnanti precari è più alto.

La stabilizzazione del personale scolastico precario è una questione cruciale per migliorare la qualità dell’istruzione in Italia. Richiede interventi strutturali, come procedure di assunzione più snelle e politiche di reclutamento che valorizzino l’esperienza dei docenti. Approfondiremo la questione nel prossimo editoriale.

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