Abbiamo parlato di bullismo in:
- Rivista / Teleobiettivo
Alcune proposte dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza per fare prevenzione, partendo dalle scuole.
- Notizie / Dirigenti
Presentato anche il Piano nazionale per prevenire e combattere i due fenomeni in classe.
- Notizie / Dirigenti
Il Miur lancia la campagna contro il cyberbullismo.
- Rivista / Diritto... al punto
Linee di orientamento ministeriali, sanzioni giuridiche per i bulli e responsabilità per il personale scolastico.
- Notizie / Dirigenti
Un'iniziativa per la prevenzione e il contrasto di bullismo e cyberbullismo.
- Rivista / Approfondimenti
Una sintesi delle situazioni più diffuse, e i casi in cui scatta l’obbligo di denuncia.
- Rivista / Teleobiettivo
Riflessioni di un autore inglese sul ruolo dei libri come opportunità per sviluppare la fantasia dei bambini e sulla importanza delle biblioteche, anche oggi che con la diffusione di internet possono apparire come istituzioni superate.
- Modulistica
Tratto dall’articolo "Bullismo e sanzioni educative comminate dall'insegnante" del num. 22 - Ottobre 2012 di Sinergie di Scuola. Fac-simile di Regolamento di disciplina.
- Rivista / Diritto... al punto
Quando il fine non giustifica i mezzi.
- Rivista / Teleobiettivo
Aperte le iscrizioni per il più grande concorso mondiale rivolto a studenti universitari e delle superiori appassionati di tecnologia.
- Rivista / Occhio... alla sentenza
È legittimo l’atto del Dirigente scolastico adottato “in obbedienza” ad un provvedimento della Procura.
- Notizie / Brevi
Contro la custodia cautelare di due minori sorpresi a scuola in possesso di armi si è recentemente espressa la Corte di Cassazione, Seconda Sezione Penale, che con la sentenza n. 36659 del 30/09/2010 ha stabilito che la pena detentiva potrebbe solo avere effetti controproducenti, quando invece esistono altre forme di “punizione” più adatte.
Il Tribunale per i minorenni aveva infatti omesso di motivare "sulla inadeguatezza di altre misure meno afflittive" alternative al carcere "quali gli arresti domiciliari o l'obbligo di dimora nel comune di residenza o il divieto di avvicinarsi all'istituto".
Secondo la Cassazione "il provvedimento impugnato appare affetto dal vizio di motivazione apparente, in quanto esclude l'adeguatezza di ogni altra misura cautelare senza una specifica indagine sugli effetti che l'allontanamento dei prevenuti dall'ambiente scolastico, con altre misure cautelari, potrebbe produrre in ordine al pericolo concreto di reiterazione delle condotte criminose".
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