Abbiamo parlato di tecnologie in:
- Rivista / Approfondimenti
Aspetti didattici e metodologici tratti dall’indagine dell’Osservatorio scuola digitale.
- Notizie / Rapporto di lavoro
Un facsimile in formato Word riservato agli abbonati.
- Notizie / Docenti
Un campo in cui l’IA può avere un significativo impatto in un futuro prossimo è quello dell’istruzione.
- Rivista / Approfondimenti
ChatGpT è solo l’inizio di una trasformazione inarrestabile e per molti versi preoccupante. L’IA pone anche alle scuole e ai docenti una sfida impegnativa ma entusiasmante.
- Notizie / Brevi
Il DigComp 2.2, Digital Competence Framework for Citizens, è uno strumento sviluppato a livello europeo per migliorare le competenze digitali dei cittadini, aiutare i responsabili politici a formulare politiche che supportino lo sviluppo delle competenze digitali e pianificare iniziative di istruzione e formazione per migliorare le competenze digitali di specifici gruppi target.
Si tratta di un importante strumento per il mondo della scuola e della formazione oltre che per tutti i cittadini, funzionale a molteplici scopi, in particolare nel contesto dell’occupazione, dell’istruzione e della formazione e dell’apprendimento permanente.
Il DigComp è stato adottato a livello europeo per costruire l’indice delle competenze digitali (Digital Skills Indicator), utilizzato per definire gli obiettivi politici e monitorare il Digital Economy and Society (DESI), l’Indice dell’Economia e della Società Digitale. Un altro esempio di applicazione è nel CV Europass per consentire a chi cerca lavoro di valutare le proprie competenze digitali e di includere la valutazione nel proprio Curriculum Vitae.
- Notizie / Docenti
Alcuni spunti e suggerimenti per l'uso delle tecnologie a scuola.
- Notizie / Segreteria
Gli interventi non comportano oneri da parte delle scuole e saranno svolti entro il 2023.
- Notizie / Docenti
Il 17 ottobre evento di formazione online.
- Notizie / Dirigenti
Già stanziate risorse per libri gratis: ne usufruiranno oltre 425 mila studenti.
- Notizie / Dirigenti
Al via percorsi formativi sull’utilizzo delle tecnologie nella didattica e nella gestione delle attività amministrative.
- Notizie / Brevi
Basse le competenze informatiche dei ragazzi.
- Notizie / Dirigenti
Il Ministero chiede alle aziende interessate un supporto tecnologico (a titolo gratuito).
- Notizie / Brevi
La tecnologia deve tornare a essere un semplice strumento per abilitare l’apprendimento e i docenti devono riprendere il loro ruolo incentrato sulla relazione personale con gli studenti. “Per fare una scuola che diventi speranza e desiderio di conoscenza basta un maestro”, ha sintetizzato Daniela Lucangeli, docente di Psicologia dello sviluppo all’Università di Padova nel corso della quarta edizione degli Stati Generali della Scuola Digitale, svoltisi il 29 novembre a Bergamo.
L’introduzione della tecnologia nelle scuole non sempre ha infatti portato l’effetto sperato, anzi spesso ha provocato una flessione della motivazione e dell’atteggiamento degli studenti. Anche i docenti si sono troppo spesso concentrati sui device e sull’uso del digitale perdendo di vista il processo didattico. Sono questi alcuni dei risultati della ricerca “Digitale sì, Digitale no”, condotta da Impara Digitale, Università di Padova, Università Bocconi e supportata da Acer, presentata nel corso della giornata.
La ricerca ha evidenziato come al di fuori del contesto scolastico i genitori utilizzino il device digitale fin dalla più tenera età dei figli come strumento sostitutivo del rapporto educativo, per tenere impegnato e per distrarre il bambino. Per di più i genitori e figli hanno una percezione chiaramente diversa sui comportamenti, gli usi e le modalità di controllo del digitale.
“La scuola deve prendere la leadership per orientare i ragazzi di fronte a una realtà complessa: in questo ambito non si può essere nostalgici del passato e neppure farsi prendere la mano dall’ottimismo, ma adeguare la sua missione alla formazione di cittadini che sappiano districarsi tra la gran massa di informazioni” ha affermato Anna Ascani, viceministro all’Istruzione.
“I docenti devono riprendere in mano la didattica, basandola sul recupero delle relazioni umane staccandosi dall’uso del digitale a tutti i costi: per i ragazzi la tecnologia è completamente trasparente, quindi deve tornare a essere uno strumento, non un fine”, afferma Dianora Bardi, presidente di Impara Digitale. “Dobbiamo decidere il futuro che vogliamo per i nostri figli, che non possiamo delegare al digitale: non c’è altra strada se non recuperare l’umano”.
L’intervento finale di Matteo Lancini, presidente della Fondazione Minotauro, chiarisce: “Oggi il problema degli adolescenti è la delusione. La trasgressione non è più la caratteristica distintiva della fase evolutiva adolescenziale. Oggi l’adolescente è chiamato a tollerare quote di delusione inevitabili di fronte ai modelli ideali e di successo che la cultura adulta promuove durante l’infanzia”.
L’evento è stato organizzato dal Comune di Bergamo, USR per la Lombardia, Ambito Territoriale Bergamo e Impara Digitale. La partecipazione gratuita è stata possibile grazie al supporto di Acer, Epson, C2 Group, BBTech, i-Theatre, Ligra, Portrait Studio, Rekordata e Tokio Studio.
- Rivista / Approfondimenti
Come le nuove tecnologie hanno profondamente modificato lo svolgimento dell’attività lavorativa anche in ambito scolastico.
- Rivista / Teleobiettivo
Due gruppi di esperti entro gennaio presenteranno proposte che terranno conto dell’influenza delle nuove tecnologie sulla didattica e sui processi di apprendimento.
- Rivista / Approfondimenti
Quali sono i maggiori pericoli dai quali difendersi e le misure minime da attuare su PC e altri dispositivi.
- Notizie / Segreteria
Domande entro le ore 13 del 27 aprile 2016.
- Notizie / Dirigenti
Sono più di 8.000 e sono in maggioranza donne.
- Rivista / Teleobiettivo
La comunità scientifica si sta interrogando se l’introduzione in classe di computer, LIM e tablet abbia avuto un impatto positivo sull’apprendimento degli alunni. In breve, la risposta è “non ancora”: ma è un cambiamento lento, che coinvolge non soltanto docenti e studenti, e che chiede di ripensare le metodologie di insegnamento.
- Notizie / Segreteria
L’applicazione “Osservatorio Tecnologico” sarà disponibile sul SIDI fino al 18 dicembre 2015.
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