Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) riunito in seduta plenaria in data 7 febbraio 2022 si è espresso sulla bozza di schema di ordinanza del Ministro dell’Istruzione concernente gli “Esami di Stato nel primo ciclo di istruzione per l'anno scolastico 2021/2022”.
Il CSPI ha accolto favorevolmente la proposta di effettuare gli esami in presenza, segno del bisogno di ritrovare una normalità dopo due anni segnati dall’emergenza sanitaria.
Il CSPI, tuttavia, rileva che l'ordinanza non sembra tenere conto delle ripercussioni sugli apprendimenti e sui risvolti psicologici e sociali degli alunni della classe terza della scuola secondaria di I grado, soprattutto quelli più fragili, con bisogni educativi speciali e stranieri, che da marzo 2020 hanno visto un'alternanza tra didattica a distanza e didattica in presenza con problematiche eterogenee a livello nazionale.
L'esame di Stato deve rappresentare per gli alunni in uscita dalla scuola secondaria di I grado un momento significativo, utile a promuovere in molti casi una più chiara e realistica conoscenza di sé e del proprio percorso di crescita cognitiva.
Prevedere lo svolgimento di due prove scritte (italiano e matematica) più il colloquio, mantenendo un criterio valutativo che opera sommatorie di voti decimali tra le diverse prove significa, da parte della scuola, offrire un riscontro che dà spazio unicamente ad alcune singole discipline, alle singole valutazioni e non tiene conto della pluri-interdisciplinarietà e del processo globale di maturazione.
Per queste ragioni il CSPI è del parere che la predisposizione e lo svolgimento di un’unica prova così come è accaduto lo scorso anno (prova orale condotta a partire dalla presentazione di un elaborato), possa consentire di valorizzare il percorso scolastico di tutti e di ciascuno, facendo emergere le esperienze vissute e le competenze acquisite.
Il parere è stato approvato a maggioranza con due voti contrari.
Fonte: FLC CGIL