Sinergie di Scuola

Con la nota prot. n. 2939 del 28/04/2015 il Miur ha trasmesso gli esiti del workshop nazionale sulla scuola in ospedale e a domicilio (18-20 marzo 2015) e ha informato dell'avvio del percorso per la definizione di Linee guida nazionali e del piano di riparto delle risorse finanziarie per l’anno scolastico 2014-2015.

Cos'è la scuola in ospedale e a domicilio

La scuola in ospedale è un servizio pubblico, offerto a tutti quegli alunni malati che, a causa dello stato patologico in cui versano, sono temporaneamente costretti a sospendere la frequenza alle lezioni presso la scuola di appartenenza. Tale servizio, attivo in tutti i maggiori ospedali o reparti pediatrici di ogni regione per contrastare l’abbandono scolastico dovuto alla malattia e all’ospedalizzazione, concorre all’umanizzazione del ricovero ed è parte integrante del programma terapeutico. Il percorso di  scuola in ospedale  e  a domicilio per alunni temporaneamente malati – garanzia di diritto alla salute e diritto all’istruzione - è scuola  a tutti gli effetti e  concorre alla validazione dell’anno scolastico, purché efficacemente documentato.

Tale offerta formativa, in passato circoscritta alle poche sezioni ospedaliere attive, si è estesa nel tempo prima negli ospedali, includendo la scuola secondaria di 2° grado, poi a domicilio, quale nuova modalità di realizzazione del diritto all’istruzione, seguita alla riduzione dei ricoveri in ospedale. Il servizio di scuola a domicilio, infatti,  interessa e coinvolge  le scuole di ogni ordine e grado del territorio nazionale (con esclusione delle scuole dell’infanzia) e non solo le sezioni ospedaliere; si attiva a seguito di un periodo, più o meno lungo di ospedalizzazione, qualora la certificazione medica ospedaliera attesti l’impossibilità dello studente di riprendere la scuola a causa dello stato di salute e per la prosecuzione di cure a domicilio per un periodo di almeno 30 giorni.

Esiti del workshop nazionale sulla scuola in ospedale e a domicilio

Il workshop nazionale (18-20 marzo 2015) è stato una occasione di incontro/confronto con la realtà ospedaliera italiana che ha consentito di fare il punto sulla situazione, rilevare le persistenti criticità, oltre che i punti di grande forza, di questa offerta formativa, e presentare i nuovi modelli di formazione per il personale docente dedicato, sia per la scuola in ospedale e a domicilio, che saranno presto disponibili e fruibili a distanza grazie al portale PSO, già citato.

I nuovi strumenti, presentati nel corso del workshop e in via di definizione, nascono dalla collaborazione voluta dal MIUR – Direzione Generale per lo studente, l’integrazione, la partecipazione, con il Politecnico di Milano – METID  e con il CNR – Istituto Tecnologie Didattiche di Genova,  finalizzata a supportare ed ampliare il Portale informatico online per la Scuola in ospedale e a domicilio (http://pso.istruzione.it), strumento che già consente al MIUR di raccogliere, monitorare ed estrapolare tutti i dati finanziari e organizzativi che vengono inseriti da tutte le regioni italiane e agli utenti finali (genitori, studenti,  docenti ed operatori di scuole ed ospedali) di reperire le informazioni a loro necessarie e di comunicare tra loro.

Dalla fine di marzo 2015, il MIUR ha deciso di rendere questi dati visibili. Sono, perciò, consultabili  al link http://pso.istruzione.it/index.php/trasparenza e nelle pagine dei servizi regionali, sotto forma di tabelle e grafici excel, i dati relativi a:

  • Studenti coinvolti nell'attività didattica
  • Distribuzione tipologia delle degenze su base regionale
  • Distribuzione nazionale studenti in base all'ordine di scuola
  • Risorse impiegate per la scuola in ospedale
  • Studenti con singolarità formative.

All’interno del portale PSO, come previsto dalla convenzione, è stata recentemente creata un’area completamente dedicata alla formazione dei docenti e al supporto didattico, denominata “AFSO: Area Formazione per la scuola in ospedale”, raggiungibile dalla home page del portale PSO, frutto di sperimentazione in questi mesi, presentata nel corso del workshop, all’interno della quale sono presenti:

  • un’area di sperimentazione per la creazione e l’attivazione di classi virtuali, a supporto dei processi formativi e didattici;
  • un’area dedicata alla formazione in servizio dei docenti in ospedale;
  • uno strumento per la comunicazione sincrona attraverso il quale erogare anche webinar online per la formazione continua dei docenti.

Reclutamento docenti

Attualmente, non è prevista nessuna procedura specifica per il reclutamento del personale docente delle sezioni ospedaliere, come per i docenti a domicilio, per cui l'auspicio è che il disegno della nuova scuola possa includere anche la formazione iniziale e in servizio di tutti i docenti per metterli in grado di affrontare, dal punto di vista disciplinare e relazionale, situazioni complesse quali quelle rappresentate da contesti estranei alla scuola ordinaria (scuola fuori della scuola), in ospedale e a domicilio, peraltro sempre più frequenti.

In attesa di questi cambiamenti, il Miur ritiene che gli Usr debbano rivolgere un’attenzione mirata al reclutamento di nuovi docenti e alla verifica della loro idoneità al delicato incarico. Non tutti i docenti sono infatti adatti ad insegnare in ospedale accanto a minori in sofferenza, ragion per cui è auspicabile, specie per i nuovi incarichi,  l’individuazione di modalità atte a verificare la loro conoscenza del contesto in cui si sviluppa la scuola in ospedale, la loro attitudine al delicato incarico, la reale competenza nelle TIC e il possesso di capacità relazionali, al fine di rispettare e salvaguardare il principio unico e indispensabile: la tutela del minore e del suo diritto all’istruzione.

Gestione amministrativa

Altro aspetto è la complessità della gestione amministrativa della sezione ospedaliera, che spesso utilizza uno specifico registro per gli alunni ospedalizzati e complesse procedure per il raccordo con il personale sanitario e  con la scuola di provenienza, al fine di documentare il percorso formativo, gli interventi fatti e le valutazioni attribuite. Di conseguenza, anche la definizione di tutte le risorse finanziarie alle scuole dovrebbe tener conto di tale complessità.

Valutazione ed esami di Stato

Avviene oggi molto frequentemente che studenti di 1° e di 2° grado si trovino ad affrontare gli esami di Stato in ospedale e/o a domicilio. Questa possibilità è già prevista dalla normativa ed ha consentito già a molti studenti, nelle situazioni più diversificate, di affrontare e superare gli esami.

L’art. 11, comma 2 del DPR 122/2009 riconosce e sancisce la possibilità di effettuare esami di Stato in ospedale, nel caso in cui il ricovero avvenga nel periodo di svolgimento degli esami. Detti esami possono essere effettuati da una commissione formata dai docenti ospedalieri, che  hanno seguito lo studente, integrata con i docenti delle discipline mancanti, scelti e individuati in accordo con l’USR e la scuola di provenienza.

Stessa modalità si applica per gli esami di Stato a domicilio per gli studenti impossibilitati a lasciare il domicilio per le cure a cui sono sottoposti.

Per queste situazioni è utile, in vista dell’avvio della procedura degli esami di Stato, che il Dirigente scolastico acquisisca la certificazione  sanitaria dell’ospedale, che attesti che lo studente deve rimanere a domicilio e non può riprendere a frequentare la scuola per motivi di salute  (motivazione). Contestualmente, il Dirigente scolastico invierà una comunicazione all’USR di appartenenza e alla Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale d’istruzione del MIUR, relativa all’avvio della procedura per la realizzazione dell’esame di Stato a domicilio.

La scuola, una volta acquisita la certificazione ospedaliera e la relativa richiesta dei genitori, cura la predisposizione di una cartella comprensiva della documentazione di tutti gli interventi formativi portati avanti nei mesi da parte dei docenti che  hanno seguito lo studente  in presenza e/o attraverso il canale offerto dalle nuove  tecnologie, dei  contenuti affrontati, delle verifiche svolte per iscritto e oralmente,  dei giorni di lezione a domicilio utili per la validazione  dell’anno scolastico, e quanto altro in possesso del consiglio di classe. Questa documentazione, insieme con la relazione del consiglio di classe sul lavoro svolto e sul profilo dello studente, va a  costituire la cartella personale dello studente, che sarà cura del Dirigente scolastico consegnare al presidente della  commissione degli esami di Stato. Infine, la Commissione d’esame, all’atto dell’insediamento, deciderà in merito a tempi e modi di svolgimento degli esami a domicilio.

Negli ultimi anni si è aggiunta una nuova modalità di esame a domicilio, mediata dall’utilizzo delle tecnologie, tramite la videoconferenza, per quegli studenti che soffrono per forme di allergie molto invalidanti quali la MCS (sensibilità multipla chimica). Grazie alle tecnologie, è stato possibile, durante l’anno scolastico, far fruire dell’istruzione a distanza questi studenti, altrimenti esclusi da questo  diritto e farli partecipare quotidianamente alle lezioni in classe; inoltre, grazie alla collaborazione del personale sanitario delle Aziende ASL del territorio,  tramite una specifica procedura, è stato possibile, nel rispetto del diritto alla salute e di quello all’istruzione dello studente, fargli  svolgere le prove scritte e la prova orale nel pieno rispetto delle norme relative agli esami di Stato.

Il processo di documentazione

Se la scuola in ospedale e a domicilio è scuola ed è valida a tutti gli effetti, ne consegue che la documentazione del percorso formativo, la cui responsabilità fa capo al Dirigente scolastico, è strategica e obbligatoria da parte di ogni sezione ospedaliera e da parte di ciascun docente che interviene con una prestazione formativa e disciplinare, sia che essa  avvenga in ospedale sia che avvenga a domicilio, come obbligatoria è la comunicazione ufficiale alla scuola di provenienza dell’alunno riguardo al percorso formativo effettuato.

È indispensabile che ogni scuola con sezione ospedaliera individui procedura, modello e  canale di comunicazione  (tramite e-mail o posta certificata o, comunque, un modo che lasci traccia) che attesti la “presa in carico” del  nuovo alunno in ospedale, nel senso di iscrizione alla scuola in ospedale per un percorso significativo più o meno lungo, ma certamente non episodico con relativa richiesta di acquisizione dalla scuola di provenienza  di informazioni relative allo studente e alla programmazione.

Percorso significativo sta ad indicare un intervento che è possibile documentare in termini formativi nel senso di registrare, certificare e rendicontare.  

La “presa in carico" di un alunno a cura di una sezione ospedaliera non significa registrare tutti i minori che ogni giorno vengono ricoverati o che passano in DH (Day Hospital) – per questo sono sufficienti i rilievi fatti dagli Assessorati alla sanità delle Regioni – ma registrare  esclusivamente quelli che vengono inseriti nel registro della sezione ospedaliera (elettronico o cartaceo che sia), in ragione del fatto che la permanenza in ospedale rende possibile un percorso formativo significativo e non di intrattenimento ludico, per il quale intervengono altri Soggetti. Questo ad evitare che alcune regioni e realtà registrino tutti gli alunni che passano in ospedale, anche se non si intrattenga con essi un intervento formativo significativo.

A tal riguardo, è fondamentale il raccordo e il dialogo con il personale sanitario dell’ospedale in cui la sezione opera, tramite la definizione di specifici accordi locali, che consentano di concordare il canale di comunicazione tra le due istituzioni in relazione a durata “presunta” di ricovero e alle caratteristiche delle cure con riferimento a possibili conseguenze sul piano motivazionale, cognitivo e relazionale del minore.

Ad oggi risulta che molte realtà ospedaliere hanno prodotto modelli per l’iscrizione di un nuovo alunno nella sezione ospedaliera, per comunicare con la famiglia e con la scuola di provenienza, per trasmettere le valutazioni finali a seguito di dimissione dell’alunno e così via. Per ora manca però una procedura unitaria per tutte le sezioni ospedaliere, sia per l’iscrizione sia per la valutazione, in cui tutte le scuole possano riconoscersi. Nel prossimo futuro tali modelli, già in uso, saranno oggetto di analisi e confronto e da essi si partirà per la definizione delle già richiamate “linee guida nazionali”. Intanto, per venire incontro alle richieste manifestate, in allegato alla nota, alcuni utili esemplificazioni di modelli utilizzati da alcune sezioni ospedaliere per documentare i percorsi formativi.

Piano di risorse finanziarie per l’anno scolastico 2014 – 2015

Il Miur ha comunicato che anche per l’anno scolastico 2014 -2015 sono assegnate agli UU.SS.RR. per il funzionamento della scuola in ospedale e a domicilio €. 2.470.000,00. Per la definizione dei parametri sono state prese in considerazione le seguenti ponderate voci:

  • Quota pari a €. 258,00 per ogni docente ospedaliero in organico;
  • Numero dei progetti presentati e finanziati di istruzione domiciliare;
  • Numero studenti in obbligo scolastico e  iscritti alle scuole di ogni ordine e grado della regione;
  • Complessità geografica per alcune regioni  (data da numero sezioni, numero ospedali, numero stranieri, numero disabili);
  • Complessità legata alla presenza di enti di eccellenza che attraggono utenza da altre regioni (case alloggio e numero studenti di scuola secondaria di 2° grado).

Tempistica

Infine, la nota ha illustrato la tempistica prevista:

  • entro il 31 maggio 2015, istituzione del Tavolo regionale per l’analisi dei bisogni relativi alla scuola in ospedale e a domicilio e rilevazione di nuove esigenze e delle criticità di funzionamento;
  • entro il 31 luglio 2015 saranno raccolti, da ciascun USR, con la collaborazione della scuola polo, i dati relativi al flusso di studenti nelle sezioni ospedaliere, che verranno riportate nella scheda n. 1 allegata;
  • entro il 31 luglio 2015 saranno raccolti, da ciascun USR, con la collaborazione della scuola polo, i dati relativi ai progetti d’istruzione domiciliare, riguardo a numero dei progetti pervenuti e numero dei progetti finanziati, con specifiche riguardo alle ore e alle discipline d’insegnamento erogate, che verranno riportati sulla scheda n. 2 allegata;
  • entro il 15 settembre 2015, inserimento dei  dati raccolti relativi ai flussi delle sezioni ospedaliere e dell’istruzione a domicilio, già monitorati e validati dall’USR,   sul database del portale, a cura del referente per il portale;
  • entro il 30 settembre 2015, invio della relazione finale di monitoraggio,corredata dei dati di sintesi e delladocumentazione relativa all’offerta formativa in atto negli ospedali, dando indicazioni sul flusso dei finanziamenti, sulle nuove esigenze emerse, su eventuali esami di Stato,  di 1° e di 2° grado in ospedale e/o a domicilio;
  • entro il 15 ottobre 2015, invio della relazione finale del Tavolo Regionale con il contributo originale e specifico, elaborato per la definizione delle “linee guida per la scuola in ospedale e a domicilio”.

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