Entrerà in vigore il 18 giugno 2017 la legge 71 del 29/05/2017, recante "Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo".
L'obiettivo della legge è contrastare il fenomeno del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni, con azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minori coinvolti, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, assicurando l'attuazione degli interventi senza distinzione di età nell'ambito delle istituzioni scolastiche.
Per l’attuazione della legge, il Miur adotterà, entro 30 giorni dalla sua entrata in vigore, linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del cyber bullismo nelle scuole, anche avvalendosi della collaborazione della Polizia postale e delle comunicazioni. Tali linee guida saranno aggiornate con cadenza biennale e per il triennio 2017-2019 includeranno:
•la formazione del personale scolastico, prevedendo la partecipazione di un proprio referente per ogni autonomia scolastica;
•la promozione di un ruolo attivo degli studenti, nonché di ex studenti che abbiano già operato all'interno dell'istituto scolastico in attività di peer education, nella prevenzione e nel contrasto del cyberbullismo nelle scuole;
•la previsione di misure di sostegno e rieducazione dei minori coinvolti;
•un efficace sistema di governante diretto dal Miur.
Ogni istituto scolastico, nell'ambito della propria autonomia, dovrà individuare fra i docenti un referente con il compito di coordinare le iniziative di prevenzione e di contrasto del cyberbullismo,anche avvalendosi della collaborazione delle Forze di polizia nonché delle associazioni e dei centri di aggregazione giovanile presenti sul territorio.
Saranno anche previsti bandi degli USR per finanziare progetti elaborati dalle scuole.
Le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado avvieranno anche iniziative per promuovere l'educazione all'uso consapevole della rete internet e ai diritti e doveri connessi all'utilizzo delle tecnologie informatiche.
È inoltre fondamentale il ruolo della scuola nell’informativa alle famiglie: infatti, salvo che il fatto costituisca reato, il Dirigente scolastico che venga a conoscenza di atti dicyberbullismo ne informa tempestivamente i soggetti esercenti la responsabilità genitoriale ovvero i tutori dei minori coinvolti e attiva adeguate azioni di carattere educativo.
La legge prevede anche apposite sanzioni e progetti di sostegno e di recupero: a tal fine, i regolamenti delle istituzioni scolastiche e il patto educativo di corresponsabilità devono essere integrati integrati con specifici riferimenti a condotte di cyberbullismo e relative sanzioni disciplinari commisurate alla gravità degli atti compiuti.
Infine, l’articolo 7 tratta dell’ammonimento: fino a quando non è proposta querela o non è presentata denuncia di reato, commesso, mediante la rete internet, da minorenne di età superiore ai 14 anni nei confronti di altro minorenne, è applicabile la procedura di ammonimento; il questore convoca il minore, unitamente ad almeno un genitore o ad altra persona esercente la responsabilità genitoriale.
Gli effetti dell'ammonimento cessano al compimento della maggiore età.