La legge n. 170 dell’8/10/2010 disciplina le norme in materia dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento in ambito scolastico, riconoscendo la dislessia, la discalculia, la disortografia e la disgrafia quali disturbi specifici dell’apprendimento e dettagliando i compiti/doveri della scuola e della famiglia.
Garantire il diritto all’istruzione, favorire il successo scolastico e promuovere le potenzialità degli alunni DSA, riducendo i loro disagi relazionali ed emotivi, sono alcune tra le principali finalità della legge in questione.
Dalla sua entrata in vigore, tuttavia, si è assistito ad un aumento esponenziale delle diagnosi di dislessia e discalculia: ma siamo proprio certi che ciò rispecchi la realtà dei fatti?
Ogni bambino ha le sue peculiarità, e le difficoltà non si presentano sempre tutte insieme o nelle stesse combinazioni: è per questo importante che insegnanti e genitori conoscano le varie forme dei DSA, i campanelli d’allarme e le manifestazioni più comuni.
Occorre fare chiarezza e partire da una distinzione fondamentale: difficoltà e disturbo dell’apprendimento non sono la stessa cosa!
Elena Garlaschi, nell'articolo "Disturbo o difficoltà di apprendimento?" pubblicato in Sinergie di Scuola n. 99 - Maggio 2020 spiega la differenza tra i due termini e spiega qual è il ruolo di scuola e docenti nell'individuazione dei DSA.