La Corte dei Conti si è recentemente espressa, con deliberazione n. 25 del 19 novembre 2010, sul tema degli incarichi di consulenza esterna ed ha a tale proposto ribadito quali sono i presupposti essenziali affinché una pubblica amministrazione possa procedere al conferimento di incarichi ad esterni.
Nel conferimento delle consulenze esterne le p.a. devono attenersi ai seguenti principi:
a) effettiva rispondenza dell’incarico a obiettivi specifici dell’Amministrazione conferente;
b) eccezionalità e temporaneità delle prestazioni che costituiscono l’oggetto della consulenza;
c) comprovata mancanza all’interno dell’organizzazione dell’Ente, di personale idoneo, sotto il profilo quantitativo o qualitativo, a sopperire alle esigenze che determinano il ricorso alla consulenza;
d) attribuzione ad esperti di particolare e comprovata specializzazione, mediante procedura concorsuale disciplinata da un apposito regolamento interno.
Quindi, secondo la consolidata giurisprudenza della Corte, il conferimento di un incarico di consulenza a soggetti esterni all’apparato amministrativo può ritenersi legittimo ove si renda necessario per affrontare problematiche di particolare complessità o urgenza che non possano essere adeguatamente o tempestivamente risolte avvalendosi delle professionalità interne e a condizione che il medesimo incarico sia sufficientemente determinato nei suoi contenuti e nella sua durata.