E' stata presentato ieri il XII Rapporto di Legambiente "Ecosistema scuola 2011", indagine realizzata sui Comuni capoluogo di provincia, incentrata sulla qualità delle strutture e dei servizi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
All’indagine hanno partecipato anche le Province italiane, che hanno competenza rispetto alle scuole superiori.
I dati presentati sono relativi all’anno 2010 e sono stati raccolti tramite questionario.
Pochi i passi in avanti riscontrati quest'anno, anzi sul fronte delle certificazioni si evidenzia una lieve flessione dei dati. Un dato poco confortante che evidenzia una difficoltà o una scarsa sensibilità da parte delle amministrazioni alla messa a norma degli edifici scolastici.
Sono ancora solo il 54,12% gli edifici in possesso del certificato di agibilità. Una scuola su quattro non ha ancora impianti elettrici a norma, una su due non dispone di scale di sicurezza e circa un terzo degli edifici non è in
possesso del certificato di agibilità igienico-sanitaria.
Con il 93,06%, resta invece molto alta la percentuale delle scuole che svolgono regolarmente le prove di evacuazione e di quelle con i requisiti in materia di accessibilità (78,98%); trend positivo anche per gli interventi volti a eliminare le barriere architettoniche.
Il patrimonio immobiliare scolastico resta vecchio, più del 60% degli edifici scolastici risalgono a prima del 1974 e solo il 7,97% è stato costruito negli ultimi venti anni.
A fronte di un 41,48% di edifici posti in Comuni a rischio sismico, solo il 10,30% sono costruiti secondo criteri antisismici e solo sul 24,81% degli istituti è stata eseguita la verifica di vulnerabilità sismica.
Resta costante il dato sugli edifici che necessitano di manutenzione urgente (36,47%), interventi che riguardano soprattutto la prevenzione incendi, l'impiantistica e l'eliminazione delle barriere architettoniche, oltre al dissesto statico.
Ecco in sintesi le richieste di Legambiente per migliorare le condizioni dell’edilizia scolastica:
- Ridefinizione di competenze e ruoli
- Chiarezza dei metodi e dei tempi di trasferimento delle risorse
- Completamento dell'Anagrafe scolastica e attivazione di sistemi di monitoraggio costanti, nella prospettiva di una banca dati on line
- Valorizzazione del ruolo delle scuole autonome per una più efficace gestione dei fondi ed una maggiore tempestività degli interventi per la piccola manutenzione
- Attivazione di piani di formazione per il personale docente e non docente sulla gestione sostenibile della scuola e sull'utilizzo in chiave educativa dell'edificio scolastico stesso
- Superamento delle contraddizioni tra i nuovi parametri numerici di formazione delle classi e i limiti massimi di affollamento delle aule previsti dalla normativa edilizia vigente, garantendo comunque sempre le massime condizioni di sicurezza nell'utilizzo degli spazi scolastici
- Promozione di Patti Educativi Territoriali per gestire in maniera condivisa la programmazione dell’offerta formativa locale e il dimensionamento della rete scolastica, con una particolare attenzione alle condizioni strutturali degli edifici e alla valorizzazione degli spazi educativi (palestre, laboratori, giardini, ecc.) che è possibile aprire al territorio.