Rubrica “Diritto... al punto” a cura di Alberto Torri
Qualche indicazione sul corretto comportamento da adottare in caso di agitazioni studentesche e sulle eventuali ipotesi di reato a carico degli studenti.
L’abuso della reiterazione dei contratti a termine per la copertura di posti vacanti è in conflitto con la normativa europea se non si indicano tempi certi per le procedure concorsuali.
Un caso di cronaca ci permette di riepilogare la normativa di riferimento e le modalità applicative da parte delle scuole.
Attenzione ad adottare le corrette sanzioni e procedure.
Ha fatto discutere il caso di una studentessa non ammessa all’esame di Stato per via delle troppe assenze dovute alla necessità di assistere i genitori gravemente malati.
Ovvero, la vittoria della forma sulla sostanza.
Se la conflittualità con le famiglie supera il limite, è bene mettere in guardia gli interessati.
Per la Corte dei conti non può essere superato dagli insegnanti della scuola primaria.
Una vicenda lunga e tortuosa, (forse) giunta al capolinea.
Una recente sentenza della Cassazione si esprime sulla rilevanza dei comportamenti del lavoratore successivi alla risoluzione del rapporto di lavoro.
L’ultima nota del Miur ha generato confusione sull’obbligatorietà della partecipazione ai corsi. Tuttavia, la legge è chiara.
Nel paese degli onorevoli che invitano gli interlocutori a non immischiarsi per quieto vivere, richiamare il collega al rispetto del divieto di fumo può costare caro.
Gli insegnanti e il Dirigente scolastico si trovano spesso alle prese con le richieste delle famiglie, in bilico tra diritto alla salute e all’istruzione e rischi derivanti da possibili somministrazioni sbagliate. Come può rispondere la scuola, per tutelarsi e al contempo soddisfare le esigenze dell’alunno?
La scuola è responsabile anche quando l’incidente avviene nel cortile antistante l’istituto prima del suono della campanella.
Come gestire al meglio i rapporti di vicinato senza incorrere in denunce.
La differenza tra ricorso amministrativo e giurisdizionale e la procedura da seguire.
Come deve reagire la scuola ai comportamenti estremi dei propri studenti.
Un po’ di chiarezza sull’eventuale aspetto “doloso” nel comportamento dell’insegnante.
Non sempre il licenziamento del supplente è legittimo.
Un diritto del dipendente pubblico anche senza un’oggettiva connessione con l’attività svolta all’interno dell’amministrazione di appartenenza.