Autonomia (dal greco autòs + nòmos = se stesso + legge = autoregolarsi) di per sé è un termine senza significato se non utilizzato unitamente a un aggettivo che ne espliciti la sfera di competenza.
Nel dibattito sull’autonomia scolastica sviluppatosi nel corso di questi ultimi anni, molta enfasi è stata data al conferimento della personalità giuridica a tutte le istituzioni scolastiche, come se si trattasse della formula magica, in grado di risolvere ipso facto i problemi della nostra scuola.
Appena usciti dalla programmazione annuale delle risorse ci rendiamo conto di quanto non sia così. Mai bilancio è stato così ridotto all’osso - ancor peggio sarà l’anno prossimo quando i finanziamenti FIS spariranno del tutto.
La scuola pubblica è ormai a un punto di non ritorno sul piano della sostenibilità di un adeguato livello di erogazione del servizio. Alla politica disastrosa sulla gestione del personale che ha di fatto demotivato e disincentivato tutti gli operatori, si è unito un attacco progressivo e subdolo all’autonomia delle scuole mediante una regolare e micragnosa riduzione degli stanziamenti.
La progettualità delle scuole è dunque mortificata e, se a questo si aggiunge la continua falcidia dei finanziamenti, viene legittimo pensare che non si tratti di un semplice disallinemento istituzionale, ma piuttosto di un reale e concreto disegno per svuotare la scuola pubblica delle risorse necessarie per poter bene assolvere ai propri compiti.
Bisogna dunque tirar fuori oggi più che prima l’arte per la quale noi italiani andiamo famosi: quella di arrangiarci. Un breve articolato su Fund Raising per l’autofinanziamento può far scattare qualche idea.
In questo numero poi, Manuel Euro Miraglia ci rammenta tempi e metodi per CUD e 730 e, per renderli più sostanziosi, Marco Lucarelli argomenta sugli incarichi extra istituzionali per il personale della scuola.
Di mobilità a domanda si occupa Antimo di Geronimo, mentre di quella forzata ci parla Francesca Romana Ciangola che approfondisce anche il tema dell’accesso agli atti.
Lara La Gatta a sua volta affronta l’accesso al trattamento pensionistico, Giovanni Casola sul “suo” Punto SIDI ci illustra la gestione dei contratti relativi a spezzoni orario e indennità di maternità.
Maria Francesca Camera tratta le modalità di individuazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, invece Alberto Torri ci informa sui rischi correlati al reato di vandalismo a scuola.
La riforma dell’istruzione professionale è il tema preso in considerazione da Osvaldo Pasello.
Viaggi di istruzione, iscrizione degli alunni e un vademecum sulla procedura delle domande di cessazione on-line chiudono questo secondo numero del 2011 che accompagno con l’usuale augurio che vi giunga utile e gradito.