La scuola è un’istituzione di carattere sociale che ci accompagna, direttamente o attraverso figli e nipoti, tutta la vita.
Data la sua peculiarità è necessario che essa si adegui al cambiamento dei tempi, osservando e ascoltando l’ambiente che la circonda. In particolare dovrà concentrarsi sull’evoluzione della tecnologia digitale e sulla questione ambientale, che sembra segnare più le coscienze dei giovani che non degli adulti.
Il tumultuoso progresso digitale impone una profonda rivisitazione della didattica tradizionale e degli ambienti di apprendimento.
Dobbiamo evitare che gli studenti trovino separazione e distanza tra ciò che vivono in classe e ciò che vivono fuori, rischiando di disorientarli e aumentare così la povertà educativa.
Il libro sarà sempre un mezzo di supporto. Ma è ora di allargare l’esperienza di apprendimento: è ora di utilizzare tutti i canali che abbiamo per fornire una conoscenza completa, meno passiva, personalizzata e più reale. La realtà aumentata, ad esempio, consente di coinvolgere di più lo studente che vedrà legato il testo espositivo alla realtà, anche se virtuale.
Quanto detto presuppone, in via prioritaria, un’adeguata formazione dei docenti che in larga parte si sentono inadeguati ad affrontare questa sfida. Il docente, infatti, non deve fare i conti solo con la digitalizzazione, ma anche con i nuovi modi di pensare e ragionare diffusi a livello globale.
Altro tema cui la scuola non può e non deve sottrarsi è la sostenibilità ambientale che, con riguardo stretto alla scuola, comporta innovazione, rigenerazione degli spazi esterni, mobilità sostenibile, sport e socialità in adeguati spazi verdi intorno alle scuole.
Una scuola sempre più in chiave ecologica, attenta all’ambiente e alla sostenibilità, con spazi più vivibili dotati sempre più di raccoglitori per la differenziata, macchinette distributrici con prodotti salutari, dispenser di acqua al posto delle bottigliette di plastica, pannelli fotovoltaici e impianti dei bagni e per il riscaldamento a basso impatto ambientale; ma anche con spazi aperti rigenerati e più attività dedicate allo sport, alla cultura, alla socialità. Senza dimenticare un’attenzione per la mobilità autonoma e sostenibile e per quella casa-scuola, a partire da un miglioramento del trasporto pubblico, dalla sicurezza nell’accesso alle scuole e da un maggior numero di piste ciclabili.
Insomma, il futuro della scuola per una scuola del futuro.