Cari lettori, bentornati.
Purtroppo il nuovo anno scolastico non parte sotto i migliori auspici. Siamo in piena campagna elettorale e chiaramente la scuola è uno degli argomenti in campo.
Nessuno degli schieramenti impegnati nell’agone politico ha lasciato fuori dal proprio programma elettorale il sistema scolastico, in particolare il corpo docenti (che, ricordiamo, comprende circa 800mila unità!) cui sono fatte le più disparate promesse di adeguamenti stipendiali, formazione di grande qualità e allargamento delle carriere tramite il contestatissimo docente super esperto.
Purtroppo non sempre alle promesse seguono i fatti, anche perché la situazione del bilancio dello Stato non induce ad ottimismi. Il PNRR deve essere completato sia a livello di riforma che di decreti attuativi. Devono poi essere aperti i cantieri per rendere esecutive e completate tutte le progettazioni – e questo, entro il 2026.
La scuola sarà fortemente interessata da queste progettazioni, ma siamo sicuri che vi siano tutte le risorse umane necessarie per raggiungere i risultati sperati e imposti dall’Europa?
Troppe scuole sono ancora senza Dirigente e troppe segreterie sono senza Direttore amministrativo e un sufficiente organico di assistenti amministrativi.
Le indicazioni che giungono dal Dicastero di viale Trastevere inoltre non sono sempre chiare e adeguate (vedi la questione Covid, le cui avvertenze per affrontarlo in futuro sono fortemente invise dalle scuole).
È necessario ripensare il sistema scolastico partendo dalle sue fondamenta. Il modello organizzativo, l’offerta formativa sia sul piano dei contenuti che della distribuzione geografica e numerica dei plessi, il calendario, le risorse umane, la formazione, la dignità stipendiale dei lavoratori della scuola.
Non è un processo semplice né immediato. Ma occorre un progetto complessivo, condiviso da tutti gli stakeholder, da attuare passo passo compatibilmente con le risorse finanziarie presenti e future, magari privilegiando, con i fondi attualmente a disposizione, l’attuazione del progetto rispetto ai finanziamenti a pioggia e alle progettazioni disperate e disparate di cui si occupano oggi le scuole in maniera anti sinergica.
Chiudo questo editoriale salutando Maria Francesca Camera, che si dedicherà a nuovi progetti professionali dopo ben 12 anni di collaborazione con la nostra redazione, e dando il benvenuto a Gabriella Bellafiore, che curerà per Sinergie una rubrica interamente dedicata alle procedure di segreteria.
E ora non resta che augurare a tutti Buon anno scolastico!