Dal 7 al 12 maggio è tornato a Firenze il Festival d’Europa, occasione di riflessione sull’Europa di domani, laboratorio di comunicazione tra Unione Europea e cittadini, vetrina delle attività dell’Unione e dei suoi Stati membri.
Le piazze, i centri culturali, i teatri, le scuole di Firenze hanno ospitato e dato vita alle parole chiave dell’anno europeo 2013: cittadinanza, partecipazione, lavoro, giovani, cultura, pace, democrazia, futuro.
È stata una settimana ricchissima di eventi culturali, laboratori, iniziative didattiche e scientifiche, spettacoli, mostre, concerti, workshop e seminari, che hanno rappresentato un incontro affettuoso ed entusiasta con l’Europa.
Cuore del Festival è stato il seminario di monitoraggio “Le competenze strategiche per i cittadini di oggi e di domani”, organizzato dalle Agenzie Nazionali INDIRE, Lifelong Learning Programme e ISFOL, che, nella splendida cornice delle Murate, è stato introdotto da Marcello Limina, responsabile della Direzione Generale Affari Internazionali del MIUR; il quale ha sottolineato l’importante ruolo che hanno i progetti europei nel modificare positivamente la scuola, sviluppando in essa l’attitudine a mettersi in gioco, la capacità di lavorare insieme, di organizzare progetti individuali e di gruppo, l’attitudine a comprendere e accettare le diversità, requisito essenziale a supporto della coesistenza pacifica tra i popoli.
Dall’anno prossimo, ha ricordato Limina, i progetti LLP avranno un unico contenitore: Erasmus for All, i cui fondi sono destinati per la maggior parte (65-70%) a garantire la mobilità di studenti e personale, vero motore della cooperazione comunitaria – che, assieme allo studio delle lingue, rappresenta un tassello fondamentale nello sviluppo delle competenze strategiche richieste ai cittadini europei.
La necessità di attivare competenze che rendano i soggetti competitivi, anche ripensando l’educazione, è rafforzata dall’elevata percentuale di disoccupazione giovanile (38,4% di giovani tra il 15 e i 28 anni sono senza lavoro) e dal diritto di acquisire e mantenere una vita lavorativa attiva, che – tra l’altro – comporta una positiva percezione di sé da parte delle persone.
Giovanni Biondi, Capo Dipartimento del MIUR e Commissario INDIRE, ha ricordato che le prime scuole ad avvicinarsi al programma Comenius, nel lontano 1996, erano 33, e che a una iniziale diffidenza è ben presto subentrato il desiderio di scambiare esperienze e di uscire metaforicamente dalla classe per incontrare l’Europa. Anche secondo Biondi è indispensabile sviluppare le competenze – tra cui, fondamentale, quella linguistica – piuttosto che continuare nella mera trasmissione delle conoscenze, come purtroppo ancora oggi la scuola tende a fare, e assicurare in tal modo agli studenti una dote per il futuro, che agevoli la mobilità e l’occupabilità.
Va incoraggiato e diffuso anche l’uso delle tecnologie, che servono per connettersi, e di conseguenza per superare le distanze, in modo da costruire, per quanto possibile, un modo senza confini.
Sono state poi presentate alcune esperienze di eccellenza del programma Erasmus, che nell’ultimo triennio ha consentito la mobilità di 115 mila persone, e persegue la finalità di assicurare che questa particolare formazione porti ad uno sbocco professionale nel proprio Paese.
L’Agenzia nazionale LLP Italia ha presentato una propria ricerca condotta su “Dimensione europea e innovazione: un’indagine sulla scuola italiana”.
L’indagine è stata svolta da un gruppo di lavoro composto da personale dell’Agenzia nazionale LLP, che si è avvalso della collaborazione di esperti del mondo della scuola e di programmi europei e della consulenza di docenti e studenti del Dipartimento di Statistica e Informatica dell’Università di Firenze. Inizialmente è stato lanciato un blog sul sito dell’Agenzia, nel quale si chiedeva ai lettori di raccontare e commentare la loro esperienza nei programmi comunitari ed eventualmente il motivo per cui non vi avevano partecipato. Dalle risposte risulta che molti dirigenti e docenti hanno fatto dell’Europa il fil rouge dell’offerta formativa della loro scuola, ma anche come sia difficile e faticoso dare spazio e valore al perseguimento di tali obiettivi, in mancanza di un riconoscimento da parte del sistema nazionale di un impegno non indifferente. In contemporanea al blog, è stato individuato un campione di 411 scuole, distribuite in tute le regioni italiane e comprendente tutti gli ordini, che hanno ricevuto un finanziamento Comenius nel periodo 2008-2011. Il questionario proposto era suddiviso in tre sezioni:
- la prima parte conteneva domande utili a documentare la partecipazione della scuola ai progetti LLP ed eventualmente ad altri programmi europei;
- la seconda parte riguardava i risultati che questa partecipazione ha generato all’interno della scuola, con particolare riferimento alle innovazioni che le iniziative europee avevano prodotto sia nell’organizzazione scolastica che nelle modalità di lavoro;
- la terza parte era costituita dalle notizie sulla scuola (ordine e grado, collocazione geografica, numeri).
Infine, l’indagine è stata aperta pubblicamente, con la pubblicazione sul sito dell’Agenzia del medesimo questionario somministrato alle scuole.
Dall’indagine è emerso che, grazie ai programmi europei, la scuola esce dal suo limitato contesto ed entra in contatto con culture diverse, senza rinunciare al suo agire quotidiano, anzi, rafforzandolo e migliorandolo. Nel tempo, diventa poi più facile anche aprire le scuole al territorio, in reti allargate, e favorire una dimensione interculturale degli apprendimenti. I docenti, co-operando in partenariato con altri collegi, sono portati ad approfondire la conoscenza del contesto in cui operano, a rinsaldare il loro rapporto con il territorio, a rafforzare il confronto e la programmazione, insomma a cambiare, e a far cambiare la Scuola, in modo tale da preparare e attrezzare gli studenti al mondo che cambia.
Gli obiettivi dell’istruzione, dice Fiora Imberciadori, per molti anni appassionata responsabile dell’Agenzia, «sono da ripensare e affrontare in relazione alle trasformazioni delle dimensioni tempo e spazio dei nostri giorni, che vanno ad impattare sul personale e sul sociale: pur continuando a vivere in dimensione locale, le dipendenze dal resto del mondo, in termini economici, sociali, culturali e politici, si fanno sentire sempre più forti sugli individui e sui sistemi, con conseguenze positive e/o negative, ma che vanno comunque governate. E la scuola, in questo momento storico, segnato dalla più grave crisi diffusa a memoria d’uomo, può dare il suo contributo alla ricerca di soluzioni possibili. [...]».
Antonio Giunta La Spada, attuale coordinatore dell’Agenzia LLP, nella sua presentazione della ricerca, rileva come «la tanto criticata scuola italiana abbia mostrato tale “voglia di Europa” da portare il nostro Paese,con il supporto tecnico dell’Agenzia Nazionale LLP di Firenze a primeggiare sia per numero di domande presentate che autorizzate e ad ottenere riconoscimenti di qualità, da parte della Commissione Europea, in tutte le misure del programma».
A titolo puramente indicativo, si riportano nella tabella successiva i dati di partecipazione al Lifelong Learning Programme nell’anno 2011.
A dimostrazione delle tante eccellenze rilevate in ambito LLP, durante la giornata del seminario sono state anche premiate le Stelle di EST, i partenariati Comenius, Grundtvig e Leonardo da Vinci che hanno ottenuto il riconoscimento Star Project 2012 in EST (European Shared Treasure, la banca dati europea di LLP).
I Partenariati COMENIUS premiati
- Hydrogen Home, dell’Istituto di Istruzione Superiore L. da Vinci di Firenze, un Progetto di sensibilizzazione al tema delle energie rinnovabili tramite la realizzazione di un modello in scala di una fattoria energeticamente autosufficiente, con impianti costruiti dagli allievi;
- Scientifica-Mente In Europa, del Circolo Didattico di Maniago ( PN) condotto Ipotizzando, sperimentando, osservando, registrando, confrontando, valutando, modellizzando, condividendo ”laboratori ando” con le scienze in Europa;
- Ponti d’amicizia, ponti d’amore nell’arcobaleno culturale europeo, dell’Istituto Tecnico Commerciale Don Luigi Sturzo di Bagheria ( PA), Ponti costruiti con i mattoni della cultura, dell’accoglienza e dell’impegno… volto al rispetto dell’uomo e dell’ambiente naturale;
- Quale Europa? Riscopriamo le radici europee per costruirne una più vicina a noi dell’Istituto Comprensivo Mazzini di Castelfidardo (AN) nel quale gli alunni scoprono Quanta diversità nella nostra Europa che pure crediamo e speriamo ancora unita nella diversità;
- Radici celtiche e itinerari romani attraverso l’Europa: l’incontro con i primi europei, dell’Istituto Sanremo Foce di Sanremo (IM), che cita Calvino: La memoria conta veramente – per gli individui,le collettività, le civiltà – solo se tiene insieme l’impronta del passato e il progetto del futuro, se permette di fare senza dimenticare quel che si voleva fare, di diventare senza smettere di essere, di essere senza smettere di diventare;
- La matematica è bella, semplice, divertente e utile, dell’Istituto di Istruzione Superiore di Viadana (MN), il cui acronimo è Maths is B.E.A.U. (Beautiful, Easy, Amusing, Useful);
- Urban kids tribes, della Direzione Didattica 126° Circolo Ikbahl Masih di Roma, l’avventura fantastico di una Tribù di bambini urbani: dall’esplorazione delle città europee alla creazione comune di una città ideale a misura di bambini;
- What? Just water? Del Liceo Scientifico Volta di Colle Val d’Elsa ( FI) che ha sviluppato il tema dell’acqua come risorsa e come diritto;
- Parole chiave nell’anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale, dell’Istituto Comprensivo Casteller di Paese ( TV) il cui acronimo PICARO contiene le Parole chiave nell’anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale: (P)articipation in the fight - (I)ntegration of each individual - (C)ommitment by all actors - (A)ctive Citizenship - (R)esponsibilities sharing - (O)pportunities for everybody;
- Studenti europei per costruire un’Europa sostenibile del Liceo Scientifico Majorana di Isernia, nel quale studenti italiani e spagnoli si sono impegnati a salvaguardia del patrimonio ambientale;
- Dall’Etna alla Svezia. Vita e cultura dei giovani europei dell’Istituto Tecnico Industriale Archimede di Catania, nel quale, Rivisitando con occhi nuovi il maestoso vulcano dell’Etna e le riserve naturali della Svezia, pur nella consapevolezza di contrastanti stili di vita e convenzioni sociali, i giovani hanno trovato un linguaggio personale, autonomo e sincero di condivisione dei valori europei fondamentali: amicizia, rispetto, dialogo, solidarietà;
- Spot-Spotting: Potenziare le competenze digitali e multimediali allo scopo di rafforzare la cittadinanza dell’Istituto Magistrale M.Belli di Portogruaro (VE) incentrato sul binomio Agire sostenibile – Pensare tecnologico;
- Respect@Environment.eu della Direzione Didattica VII Circolo Don Milani di Torre del Greco (NA) finalizzato a Rispettare con consapevolezza l’ambiente e le diversità per costruire oggi i cittadini di domani;
- Go-Far, Comenius Regio dell’Ufficio Scolastico Regionale Emilia Romagna di Bologna, sviluppato sul tema Matematica e innovazione - Italia e Germania insieme per condividere una metodologia basata su un approccio empirico efficace anche in caso di alunni con difficoltà di apprendimento.
Partenariati Leonardo da Vinci premiati
- Activation, capability and empowerment: intervention model for training defined through social and institutional dialogue at multilateral level, dell’Agenzia del Lavoro della Provincia Autonoma di Trento, che ha visto una stretta e attiva cooperazione tra partner istituzionali di sette Paesi europei, a declinare i concetti di capacitazione, attivazione ed empowerment attraverso l’analisi di numerose best practices che hanno consentito la stesura di concreti modelli di intervento e linee guida condivise;
- Insegnamento innovativo per le strategie museali europee, dell’ANISA, Associazione nazionale Insegnanti di Storia dell’Arte, Roma, che ha individuato il Museo e la Scuola come laboratori di competenze per i cittadini europei;
- Town centre Managers training and knowledge exchange, di Mentore Centro di Assistenza Tecnica e di Formazione Professionale di Confcommercio Toscana, progetto incentrato sul Town Centre Manager, figura professionale chiave per lo sviluppo del Centro Città;
- Tramite il teatro verso i talenti, dell’associazione Arte e Salute Onlus di Pieve di Cento (BO) , finalizzato ad aggiornare le competenze dei professionisti che lavorano in servizi di riabilitazione e usano il teatro come mezzo per l’integrazione sociale di persone con problemi di salute mentale;
- Business_Mail, di Key & Key Communications, San Nicolò di Celle, Deruta ( PG) nel quale insegnanti di inglese, formatori in abilità communicative ed esperti in e-learning hanno sviluppato misure appropriate per affrontare i bisogni del personale di vendita/rifornimento di piccole imprese per i loro contatti commerciali con clienti stranieri.
Partenariati GRUNDTVIG premiati
- Per un’archeologia condivisa, del Centro di Riabilitazione Tangram Coop. Soc.Idea Prisma 82, Roma, che ha utilizzato l’archeologia come strumento ( uno tra tutti i possibili strumenti) per la riabilitazione di persone con disabilità mentali;
- A crazy tour of reason, dell’Associazione Arte e Salute Onlus di Bologna, progetto che ha facilitato la costruzione di “ponti” per sviluppare una forte rete europea di organizzazioni di salute mentale che promuovono terapie attraverso il teatro;
- Sustainable Educational Approaches to Landscape – SEAL, dello Youth Europe Service di Potenza, finalizzato a formare, istruire e sensibilizzare le comunità locali ad attuare la Convenzione Europea del Paesaggio;
- La lingua come strumento per l’inclusione sociale del Centro Territoriale Permanente Lazzaretti di Arcidosso ( GR) che ha sviluppato metodi didattici, strumenti, vocabolari per l’insegnamento della Lingua Seconda in Europa agli immigrati;
- Urban soundscapes - Art practice for an ecology of human interaction, dell’Associazione Culturale Fabbrica Europa di Firenze, che ha stimolato una riflessione condivisa delle problematiche ambientali nelle nostre comunità urbane in costante mutamento;
- European women interactive learning, di Consulmarc Sviluppo SRL di Oderzo (TV) che attraverso la formazione non formale attraverso le TIC aiuta le donne ad acquisire nuove competenze e conoscenze;
- Frenche and spanish language competence through songs, di Fenice, Federazione Nazionale Insegnanti di Napoli, una modalità di apprendimento delle lingue attraverso le canzoni;
- Language training needs of migrants who work as caregivers of elderly people, dell’Associazione Liguri Afasici Alias di Genova, un video documentario per facilitare l’apprendimento della lingua e degli aspetti non verbali nell’assistenza dell’anziano fragile;
- Learning in prison, della Fondazione Giovanni Michelucci di Fiesole (FI), focalizzato sul rapporto tra detenzione, diritto alla formazione e l’inclusione sociale.
Infine è stato premiato il progetto di volontariato senior Gruntvig Free age: senior volunteers meeting young disabled people, dell’Associazione Uniamoci onlus di Palermo.
Per concludere, riportiamo quanto detto a fine novembre 2012 da Androulla Vassiliou, presentando la Comunicazione della Commissione Ripensare l’Istruzione: investire nelle competenze per migliori risultati socio-economici:
Ripensare l’istruzione non è soltanto una questione di denaro; se è vero che dobbiamo investire di più nell’istruzione e nella formazione, è anche chiaro che i sistemi di istruzione devono a loro volta modernizzarsi ed essere maggiormente flessibili in modo da meglio rispondere ai bisogni reali della società odierna. L’Europa tornerà a una crescita sostenuta soltanto se produrrà persone altamente qualificate e versatili in grado di contribuire all’innovazione e all’imprenditoria, a tal fine è essenziale un investimento efficace e mirato. Ma è chiaro che non raggiungeremo i nostri obiettivi riducendo i bilanci destinati all’istruzione.