Sinergie di Scuola

In queste ultime settimane sono rientrati in presenza, anche se parzialmente, molti studenti delle scuole superiori, mentre per le ultime regioni (al momento, Veneto, Campania, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Calabria, Basilicata) il rientro è fissato al 1° febbraio 2021.

Le soluzioni adottate dalle scuole per il ritorno in presenza dal 50 al 75% sono le più disparate.

In assenza di indicazioni specifiche dalle Regioni, molti istituti hanno ragionato sul rientro in percentuale della popolazione scolastica, quindi lasciando inalterate le classi e facendole alternare in presenza.

Quindi, ad esempio, ci sono scuole in cui classi intere vanno in presenza a giorni alterni (e il resto delle giornate seguono le lezioni in DAD), altre scuole in cui l’alternanza è settimanale.

Alcuni istituti, soprattutto quelli non dotati di aule sufficientemente grandi, hanno optato per la suddivisione della classe in due gruppi, uno che segue da casa e l’altro in presenza a giorni alterni. Soluzione questa raccomandata anche da alcune Regioni, come le Marche (“è fortemente raccomandato che la percentuale del 50% sia determinata in riferimento al numero degli alunni delle singole classi e non solo dell’intero istituto scolastico”) o Puglia (“nell’ambito della propria autonomia, le istituzioni scolastiche organizzano le attività scolastiche, applicando preferibilmente la percentuale ad ogni singola classe”).

Alcune testimonianze

Abbiamo raccolto alcune testimonianze per capire come si sono organizzate le scuole per il rientro e quali difficoltà si stanno riscontrando.

M. frequenta un liceo in provincia Forlì-Cesena. Il rientro è stato al 50% a classi intere, in classe sono 27. Non segnala alcuna particolare difficoltà segnalata in classe, se non finestre sempre aperte. Altre misure adottate: 5 ingressi differenti, ogni classe deve entrare/uscire dall’ingresso assegnato, usufruire solo del bagno assegnato. Sono stati previsti momenti di sensibilizzazione sull’uso corretto dei mezzi pubblici e sul comportamento alla fermata del bus.

G. va in un liceo artistico in provincia di Verbania. Rientro al 50%, metà in classe e metà in DAD. In classe sono 24, divisi in due gruppi da 12. Non è previsto il sabato.

M. frequenta un liceo scientifico in provincia di Torino. Rientro al 50%, classe divisa in due gruppi da 12, metà in presenza e metà in DAD a giorni alterni. Ingressi scaglionati come orari (ore 8 e ore 9), quattro diversi accessi all’istituto con termoscanner. All’uscita, nei pressi delle fermate degli autobus, volontari della protezione civile a vigilare sul corretto comportamento e uso della mascherina.

V., liceo linguistico in Valle d’Aosta, nella scuola sono rientrati al 50%. Classi intere - in classe sono 23, l'aula è molto grande. Previsti ingressi e percorsi separati, finestre socchiuse, sensibilizzazione sul comportamento fuori da scuola.

N., liceo in provincia di Milano, 50% della classe in presenza alternata al 50% in DAD. L'alternanza è a giorni.

Anche L., in altro liceo della provincia di Milano, va a scuola a giorni alterni, ha orario completo e lezioni sincrone.

S. studia in un liceo classico in provincia di Lucca, rientro al 50% metà classe in presenza a settimane alterne. In totale sono 20 e quindi 10 a turno in classe. Previsti 3 ingressi distinti con termoscanner, bagni assegnati rigorosamente. Protezione civile alle entrate per vigilare su assembramenti e carabinieri all'uscita.

F. è un’insegnante in un Istituto Istruzione Superiore della provincia Arezzo. Rientro al 50%: una settimana le classi del professionale in presenza e quelle del tecnico in DAD, la settimana successiva viceversa. Sono state predisposte le LIM in tutte le classi ma non tutte hanno il PC con telecamera per cui i docenti che hanno entrambi gli indirizzi hanno difficoltà a cercare le aule vuote da cui collegarsi. Ci sono i termoscanner all'ingresso e alcuni volontari che vigilano all'esterno della scuola. Le entrate sono molto ampie per cui i ragazzi riescono ad entrare senza assembramenti.

In un liceo classico di Roma C. racconta che nella sua classe sono in 21, e frequenta l’intera classe a giorni alterni. La difficoltà maggiore è quando il suo orario è 10-17, non pranza e quando torna ha poco tempo per studiare.

A. studia in un liceo scientifico sempre di Roma, sono in 25, classe metà in DAD e metà in presenza. C’è qualche difficoltà per chi è in DAD.

A. frequenta un liceo linguistico di Roma. Queste le soluzioni adottate: 50% tutta la classe a settimane alterne. Venerdì a casa e sabato a scuola. Ore da 45 e 50 minuti. In classe sono 23 ma li hanno spostati in aula informatica che è enorme.

Nel liceo classico di Aosta G. spiega che il rientro è al 50%, classe intera a settimane alterne. L'orario DAD è più breve di quello in presenza.

A., Istituto Tecnico Industriale della provincia Lucca: classe intera a giorni alterni, sono in 30, non fanno lezione nelle aule normali ma nell'auditorium. Sono previsti ingressi differenti, autobus al 50% della capienza, volontari per controllare sovraffollamento fermate. Termoscanner all'ingresso.

Sempre in provincia di Lucca, V. frequenta il liceo artistico: metà in presenza e metà in DAD, in classe sono 22. Anche in questo caso sono previsti ingressi differenti, autobus al 50% della capienza, volontari per controllare sovraffollamento fermate.

V. frequenta un liceo classico a Firenze: rientro al 50%, una settimana tutti in presenza ed una tutti un DAD. È un edificio storico, soffitti alti e aule ampie. In classe sono 24, al loro rientro hanno trovato i nuovi banchi. I ragazzi sono ben distanziati. I ragazzi non possono sostare davanti e nei pressi della scuola. Fuori da scuola ci sono volontari e vigili a controllare.

M. in un liceo classico della provincia di Massa Carrara è in una classe di 22 alunni (edificio antico con aule molto ampie e classiche finestrature enormi sempre aperte, i ragazzi sono ben distanziati): classi intere a giorni alterni. Difficoltà riscontrate: gli insegnanti che trasmettono dal liceo mentre i ragazzi sono a casa perdono di frequente la connessione. La scuola ha aperto tre punti di ingresso e di uscita diversi e assegnati per le varie classi e termoscanner agli ingressi. C’è da aggiungere che è un istituto molto piccolo, in un edificio grande, e in presenza ci sono 11 classi per volta.

E., liceo scirnze umane, Bologna. In settimana 3 giorni in presenza, tutta la classe (31) in aula omologata per 100 persone. Ricreazione all’aperto.

A., liceo scientifico di Torino: 50%, tutta la classe va a scuola a giorni alterni con orario normale. Sono in 27. Nei giorni in cui vanno a scuola, ingressi scaglionati (7.50 - 8 - 8.10), idem gli intervalli, all'esterno. Le classi entrano ed escono da ingressi diversi, a seconda di dove si trovano nell'edificio.

A., liceo di Modena. È rientrata al 50% con frequenza della classe intera 3 giorni a settimana. Il sabato era già previsto ma è giorno di DAD fisso fino al termine dell’anno scolastico per tutte le prime. Niente orari scaglionati. Edificio storico con classi ampie. Sono 21 alunni in totale. Finestre sempre aperte.

G., Istituto Tecnico Industriale in provincia di Livorno: rientro al 50%, classi intere a giorni alterni. In classe sono 22. Sono previsti 10 minuti ogni ora per consentire il tempo tecnico ai prof di passare da DAD a presenza. Qualche problema di connessione a scuola c'è e in alcuni edifici la fibra non funziona bene. L'ingresso a scuola suddiviso in due fasce orarie e su 4 porte diverse d'ingresso. Freddo con le finestre aperte.

C. frequenta un liceo classico a Pisa: è rientrata l'intera classe a giorni alterni, in classe sono 26. Finestre aperte per 5-10 minuti al cambio dell’ora.

C., liceo scientifico a Bologna: classe intera a giorni alterni. In classe sono in 23 con i banchi alla distanza minima possibile (1 metro tra le bocche). Finestre aperte il più possibile. Due ingressi separati. Ricreazione al banco. Nessun controllo fuori. Autobus pieni come sempre.

M. in provincia di Milano: hanno fatto due gruppi e vanno a giorni alternati. Un giorno alla settimana faranno DAD in contemporanea.

S. sempre in provincia di Milano: due fasce orarie d'ingresso in tutto l'istituto, presenza al 50%, la connessione di rete della scuola migliorata.

V., liceo scienze umane, Milano: 50% tutta la classe a settimane alterne con orario ridotto inizio ore 9:00 anziché le 8:00. Istituto di 1300 alunni 55 classi.

F., Liceo Classico, Milano: classe divisa in due gruppi, uno frequenta in presenza e l'altro segue da casa in DAD, alternandosi ogni settimana. In classe sono 21.

C. altro liceo classico in provincia di Milano, metà classe in presenza, metà in DAD a giorni alterni. Quelli a casa in DAD sentono poco e le lezioni non sono molto facili da seguire. I licei entrano alle 7.55, i tecnici alle 9.40. In classe fa freddo. Hanno previsto punti di ritrovo dislocati in tanti punti del cortile della scuola. La classe aspetta il prof che va a prenderli e li porta in classe.

In conclusione...

In generale, le problematiche segnalate sono simili: difficoltà a seguire la lezione quando si è in DAD, soprattutto nella modalità mista. Freddo nelle aule, in particolare laddove le finestre vengono tenute sempre aperte per areare i locali. Problemi, specie nelle grandi città, con i mezzi pubblici, sempre troppo affollati.

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