Per qualcuno l’anno incomincia il 1° settembre anziché il 1° gennaio, e non arrivano subito dopo i Re magi coi doni né c’è una Befana dietro l’angolo che il carbone lo porta solo ai bambini cattivi, e dolce pure quello.
A tutti costoro vada comunque un augurio dedicato al nuovo anno, perché anche se non sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno, un augurio è sempre opportuno, se non doveroso...
A quelli che hanno il Green pass perché sono guariti dal COVID o si sono vaccinati, a quelli che non ce l’hanno nonostante si siano vaccinati, a quelli che preferiscono fare il tampone ogni 48 ore, a quelli che vengono tamponati perché inchiodano l’auto quando attraversano la strada gnomi, folletti, agane e altri esseri viventi che vedono solo loro...
A quelli che hanno fatto la prima dose e non hanno il Green pass, a quelli che l’hanno stampato, tenuto a portata di mano e poi l’hanno perso, a quelli che nonostante abbiano AUTHCODE, tessera sanitaria, App IMMUNI e App IO hanno dovuto andare di persona a farsi reinserire i dati della vaccinazione, a quelli che non sanno dove sia l’HUB e cercano la primula da cui ripartire…
A quelli che non possono vaccinarsi perché hanno problemi di salute, e nonostante tutta la sbandierata digitalizzazione della PA devono presentare un certificato che, fino alla fine di settembre (salvo errori e complicazioni) è su supporto analogico cioè di carta, a quelli che a vaccinarsi neanche ci pensano e chiedono come comportarsi con il “datore di lavoro” che dovrà sanzionarli, a quelli che il datore di lavoro l’hanno diffidato perché non agisca in contrasto con la “Rettifica del regolamento (UE) 2021/953 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 giugno 2021”...
A quelli che hanno di propria sponte consegnato in segreteria una copia cartacea del certificato verde, a quelli che non riuscendo a fare lo screenshot del Green pass lo fotografano con un altro cell per condividerlo via whatsapp o inviarlo in mail, con buona pace dei puristi della lingua italiana e dei difensori della privacy...
A quelli che aspettano la piattaforma automatizzata SIDI e nel frattempo devono usare “la procedura ordinaria” con il controllo del Qr Code tramite l’App “Verifica C19”, a quelli che speravano che le cose fossero chiare e semplici: verde puoi entrare a scuola, rosso non entri, azzurro va bene lo stesso, ma neanche per CR7 i passaggi sono stati semplici e sorge il dubbio che per tutti sia dietro l’angolo un ritorno a casa, miliardo più miliardo meno, sanzione più, sanzione meno...
A quelli che (indovinate chi?) il 1° settembre saranno all’ingresso della scuola con il tablet a scannerizzare il Green pass di docenti e ATA, uno alla volta, in fila ordinata, e non si pensi siano pochi, perché nelle scuole più grandi possono arrivare fino a 400 persone… A quelli che saranno ancora lì, il primo giorno di scuola, perché l’operazione va fatta ogni mattina, sempre uno alla volta e contemporaneamente in tutti i dieci plessi di un istituto comprensivo che si rispetti, posto che dati sensibili come questi possono solo essere visionati e non registrati o men che mai detenuti, come se chi ha il Green pass oggi possa non averlo più domani, per un misterioso intervento degli gnomi, folletti, agane e altri esseri viventi di cui sopra …
Magia? Follia? Realtà? Chissà…
Nel frattempo, sappiamo con certezza che “è opportuno mantenere, per quanto possibile, un costante e continuo ingresso di aria esterna outdoor all’interno degli ambienti e delle aule scolastiche”, come dire aprite le finestre “con mezzi naturali o meccanici”, meglio se con un poco di zucchero, “senza necessariamente ricorrere all’impiego di stoviglie monouso” ma “sempre evitando il rischio di assembramento”, in modo che chi deve per forza dedicarsi all’arte di arrangiarsi non senta troppo l’amaro della pillola.