A inizio anno si è abbattuta come una scure sulle scuole e su tutte le pubbliche amministrazioni la digitalizzazione dei contratti pubblici, prevista dal nuovo Codice degli appalti. Quella che è stata sin dall'inizio presentata come una semplificazione in realtà si sta rivelando solo una complicazione.
Certo, tutte le novità richiedono un certo periodo di assestamento, ma questa volta forse si è toccato il fondo.
Tra le tante difficoltà, anche una procedura semplice, come la richiesta di un CIG, sta diventando una vera e propria Odissea. Tra i tanti dati da inserire, viene richiesto un fantomatico “Id partecipante”, che solo dopo il confronto con i colleghi si scopre essere un codice che viene generato da un'apposita applicazione al di fuori della procedura ufficiale.
Senza contare le tempistiche "assurde" per il rilascio del Codice Identificativo Gara: come si legge nella guida pubblicata sul Wiki di Acquistinrete, "sulla piattaforma ANAC i tempi di risposta possono coinvolgere fino a 5 giorni lavorativi"!
Insomma, le scuole si trovano (ancora una volta) nel caos, in un momento già di per sé delicato come quello di avvio dell'esercizio finanziario, in attesa di approvare il programma annuale e impegnate in tutte le attività propedeutiche necessarie prima delle iscrizioni; nell'impossibilità per di più di procedere con attività negoziali anche semplici, abbandonate a sé stesse, senza indicazioni specifiche, senza alcun tipo di supporto, navigando a vista, come sempre, da un po' di anni a questa parte.
Anche la maggior parte dei Sindacati sembra disinteressarsi del problema, come se tutto ciò che riguarda l'attività amministrativo-contabile di una scuola non fosse degno di attenzione.
Il Ministero come pensa di supportare le segreterie scolastiche in questo delicato passaggio? Restiamo in attesa di una - speriamo celere - risposta...