Negli ultimi anni si è registrato un aumento significativo delle richieste di istruzione parentale in Italia; talvolta questo tipo di formazione rappresenta non l’espressione di una idea ben precisa dell’educazione, ma un tentativo di sottrarsi al sistema pubblico percepito come lontano dallo studente.
L’interesse crescente per l’homeschooling è stato ulteriormente incentivato dalla pandemia da Covid-19, durante la quale molti genitori hanno scelto di educare i propri figli in casa per motivi sanitari, specialmente quando i ragazzi presentavano fragilità o vulnerabilità. Parallelamente, si sono moltiplicate e rafforzate associazioni dedicate all’istruzione parentale che talvolta promuovono approcci educativi che mettono in discussione norme vigenti, come l’obbligatorietà dell’esame di idoneità annuale per il passaggio alla classe successiva.
In Italia, l’istruzione parentale rappresenta una modalità educativa consentita dalla normativa. Tuttavia, essa richiede una regolamentazione che bilanci il diritto delle famiglie di scegliere per i figli un’istruzione autonoma con il rispetto degli obblighi scolastici previsti dalla legge.
Quali sono le norme e gli obblighi per le famiglie? Quale il ruolo del Comune e le possibili sanzioni? E che competenza ha il Dirigente scolastico?
Ne parla Monica De Carolis in Regolamentazione e criticità dell’istruzione parentale (pubblicato nel n. 144 - Dicembre 2024).
All'articolo sono allegati seguenti facsimili:
- Circolare per famiglie
- Dichiarazione
- Autocertificazione delle capacità tecniche o economiche
- Ritiro alunno
- Richiesta esame di idoneità.
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