La Commissione nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione, istituita ai sensi dell’articolo 10 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, ha approvato le Linee pedagogiche per il sistema integrato “zerosei”.
Il testo, al momento in forma di bozza, sarà sottoposto ad un’ampia azione di in/formazione e consultazione pubblica prima di arrivare alla stesura finale e all’adozione formale.
Il testo non sostituisce gli attuali documenti programmatici vigenti per la scuola dell’infanzia (le Indicazioni per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, 2012, aggiornate con i Nuovi scenari del 2018), né anticipa i contenuti degli Orientamenti educativi nazionali per lo 0-3, che saranno oggetto di un successivo intervento, bensì rappresenta una cornice di riferimento pedagogico e il quadro istituzionale e organizzativo in cui si colloca il sistema educativo integrato dalla nascita fino ai sei anni per favorirne lo sviluppo e il consolidamento.
Le Linee si compongono di sei parti; la prima e la sesta hanno un taglio più istituzionale, il cuore del documento è più prettamente pedagogico.
Parte I – I diritti dell’infanzia
Il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni ha la finalità di garantire a tutte le bambine e a tutti i bambini pari opportunità di sviluppo delle proprie potenzialità sociali, cognitive, emotive, affettive, relazionali in un ambiente professionalmente qualificato, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, sociali e culturali. Per realizzare tali obiettivi il sistema integrato propone una visione unitaria per un percorso educativo storicamente distinto in due segmenti: lo 0-3, che comprende i servizi educativi, e il 3-6, che corrisponde alle scuole dell’infanzia.
Parte II – Un ecosistema formativo
I bambini vivono oggi in un ecosistema nel quale le molteplici influenze culturali si incontrano ma non sempre si riconoscono. Non sono culture legate solo all’origine dei genitori, ma anche culture educative, scelte familiari che riguardano i valori, i regimi di vita dei bambini, la salute, l’alimentazione, le regole e lo stile delle relazioni, i linguaggi e i rapporti con i diversi media. I servizi educativi e le scuole dell’infanzia operano in questo contesto complesso e in continuo movimento e sono chiamati a rinsaldare l’alleanza educativa con le famiglie, ad operare in continuità con il territorio, a promuovere e diffondere i valori irrinunciabili e non negoziabili della Costituzione.
Parte III – La centralità dei bambini
L’infanzia è un periodo della vita con dignità propria, da vivere in modo rispettoso delle caratteristiche, delle opportunità, dei vincoli che connotano ciascuna fase dell’esistenza umana. L’infanzia non è da intendersi in alcun modo, né concettualmente né operativamente, come preparatoria alle successive tappe: ciascuna età va vissuta con compiutezza, distensione e rispetto per i tempi personali. Le accelerazioni, le anticipazioni, i “salti” non aiutano i bambini nel percorso di crescita individuale, ma li inducono a rincorrere mete individuate per loro dagli adulti. Ciascun bambino, con la sua unicità e diversità, deve essere al centro dell’azione educativa e protagonista del suo percorso di sviluppo.
Parte IV – Curricolo e progettualità: le scelte organizzative
Il termine “curricolo” proposto alle scuole dell’infanzia dalle Indicazioni Nazionali è inusuale e assai dibattuto per i servizi 0-3, dove più frequentemente si usa il termine “progetto pedagogico”. L’idea di un curricolo unitario, d’altra parte, è una prospettiva che può favorire la costruzione della continuità 0-6, la comunicazione con i genitori, la valutazione e la rendicontazione della qualità del servizio. Spazi, arredi, materiali, tempi, organizzazione dei gruppi, attività, intenzionalità pedagogica sono elementi costitutivi del curricolo.
Parte V – Coordinate della professionalità
La progettazione e l’organizzazione educativa dei servizi 0-3 e delle scuole dell’infanzia si fondano sull’attività collegiale del gruppo di lavoro. La collaborazione all’interno del gruppo rappresenta quindi uno dei tratti peculiari della professionalità degli educatori/insegnanti e del personale ausiliario. L’intreccio continuo e collegiale tra osservazione, documentazione, autovalutazione e valutazione formativa, progettazione caratterizza l’agire educativo.
Parte VI – Le garanzie della governance
I servizi educativi e le scuole dell’infanzia sono beni fragili e le difficoltà derivanti dalla recente pandemia ne hanno dato una ulteriore conferma. La scuola e in particolare il sistema educativo 0-6 necessitano di attenzioni continue, investimenti economici e culturali, scelte politiche, amministrative e pedagogiche. Interventi strategici per la realizzazione del sistema integrato sono quelli che fanno leva sul coordinamento pedagogico, la formazione in ingresso e continua del personale, la diffusione delle sezioni primavera e dei Poli per l’infanzia.