Centoquaranta milioni di euro per i laboratori professionalizzanti in chiave digitale; 15 milioni per estendere il registro elettronico a tutte le classi del primo ciclo; 2,5 milioni per la creazione di ambienti didattici innovativi contro la dispersione scolastica nelle scuole delle periferie; tre gruppi di lavoro al Ministero per portare le competenze digitali in modo strutturale negli ordinamenti scolastici rivedendo le indicazioni nazionali, mappando le nuove metodologie didattiche, intervenendo sui provvedimenti che regolano attualmente l’uso dei device personali (dal tablet allo smartphone) in classe.
Sono alcuni dei prossimi 16 passi per l’attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), che saranno messi in campo fra settembre e novembre, annunciati dalla Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli in occasione dell’evento dal titolo ‘Il Piano Scuola Digitale incontra il Paese’.
Nel corso della mattinata sono stati presentati alcuni dei primi dati emersi dalle rilevazioni in corso dell’Osservatorio Scuola Digitale. I dati riguardano un campione di 3.500 scuole e dicono che il 97% degli edifici scolastici è connesso ad Internet per la didattica, con connessione adeguata, cioè con una buona connessione, nel 47% dei casi. Per quanto riguarda il cablaggio interno degli istituti, il 48% degli edifici è interamente cablato, il 75% dei laboratori è cablato e connesso, il 56% delle aule è cablato e connesso. Guardando agli ambienti per la didattica digitale, il 54% delle aule risulta adeguato (come strumentazione) alla didattica digitale, il 50% delle scuole promuove l'utilizzo di strumenti digitali personali in classe (il cosiddetto BYOD, Bring Your Own Device), il 30% ha un regolamento sul BYOD. L’82% delle scuole utilizza strutturalmente il registro elettronico di classe, il 96% degli istituti usa strumenti digitali per parlare con le famiglie. Competenze digitali: il 74% delle scuole ha attivato percorsi di cittadinanza digitale, il 60% di pensiero computazionale o robotica, il 59% di creatività digitale (ad esempio scrittura e lettura creativa), il 16% di economia e imprenditorialità. Oltre 1,6 milioni di ragazze e ragazzi hanno fatto pensiero computazionale a scuola grazie al progetto ‘Programma il Futuro’. Fra gli altri dati connessi al digitale a scuola, emerge che: sono 568.033 le utenze attivate per la Carta del docente, lo strumento che consente di utilizzare on line i 500 euro per l’aggiornamento professionale, oltre 35.000 esercenti registrati, oltre 200 i milioni spesi per l’acquisto di beni e servizi; sono 2,7 milioni le Carte dello studente (per l’accesso a sconti e agevolazioni) in circolazione di cui 1 milione attivate.
Sedici le azioni annunciate con partenza fra settembre e novembre. Fra queste: 140 milioni per laboratori professionalizzanti in chiave digitale (bando il 20 settembre); 2,5 milioni per ambienti innovativi nelle scuole di periferia contro la dispersione (bando il 29 settembre); 5,7 milioni per la manutenzione della strumentazione tecnologica nelle scuole del I ciclo (bando il 15 novembre); 15 milioni per portare il registro elettronico in tutte le classi del I ciclo (bando il 16 ottobre); servizi digitali più semplici ed efficienti per le scuole (provvedimento entro il 15 settembre); lancio del nuovo design per i siti web delle scuole (a ottobre); avvio di tre tavoli per rendere le competenze digitali strutturali negli ordinamenti (entro il 15 settembre); cittadinanza digitale, un kit per ogni scuola (a ottobre); attività sulle discipline STEM in ogni scuola (a novembre); una community online per gli animatori digitali e i team per il digitale delle scuole (lancio il 12 settembre).
Sempre nella mattinata sono stati rilanciati gli accordi territoriali con le Regioni e i Comuni, è stata annunciata la creazione di uno Stakeholders’ Club per riunire attorno a obiettivi comuni imprese, enti, associazioni, università che intendono sostenere l’attuazione del PNSD anche attraverso una Coalizione per l’imprenditorialità per rafforzare la diffusione di imprenditorialità e autoimprenditorialità in chiave digitale fra le ragazze e i ragazzi.