La disabilità viene percepita dalla maggioranza degli italiani come limitazione del movimento: se pensano alla disabilità, infatti, nel 62,9% dei casi gli intervistati dichiarano di pensare anzitutto a questo tipo di limitazione, mentre il 15,9% pensa ad una persona con disabilità intellettiva (come ritardo mentale o demenza) ed il 2,9% pensa ad una disabilità sensoriale (sordità o cecità).
Questi sono solo alcuni dei dati presentati dal Censis in un rapporto intitolato: “Le disabilità oltre l'invisibilità istituzionale - il ruolo delle famiglie e dei sistemi di welfare”.
Ad un campione rappresentativo della popolazione italiana, composto di 1.500 rispondenti, è stato somministrato un questionario strutturato per sondare le opinioni e le esperienze dei cittadini in materia di disabilità, nonché di verificare il livello di conoscenza sull’argomento, e di approfondire
gli atteggiamenti e l’approccio al tema della disabilità, anche sotto il profilo emotivo.
Per quanto riguarda la composizione anagrafica della popolazione con disabilità, il 28,4% degli intervistati ritiene che le persone disabili in Italia siano soprattutto anziani, il 13,8% pensa che si tratti soprattutto di adulti e il 19,0% indica che la disabilità è una questione che riguarda soprattutto i bambini e i giovani.
Già da soli questi dati permettono, secondo il Censis, di inquadrare in modo piuttosto chiaro i termini della questione: la disabilità rimane ancora per moltissimi aspetti un mondo poco conosciuto.
Infatti, secondo i dati sulla disabilità in Italia, diffusi dall’ISTAT nel 2010 e relativi agli anni 2004-2005, sul totale delle persone con disabilità, oltre l’80% è costituito da persone con più di 64 anni.
Sempre secondo i recenti dati Istat inoltre, sull'inserimento degli alunni con disabilità nelle scuole primarie e secondarie di 1° grado, la disabilità intellettiva (includendo anche i disturbi specifici di apprendimento e la sindrome da deficit di attenzione e iperattività) riguarda il 71,5% degli alunni con disabilità nelle scuole primarie, ed il 76,9% in quelle secondarie di 1° grado, rappresentando di gran lunga la tipologia più frequente, mentre i dati relativi alle disabilità motorie risultano pari al 6,7% nella scuola primaria e al 4,8% in quella secondaria di 1° grado.
La sintesi del rapporto si può scaricare dal sito del Censis.