Sinergie di Scuola

Ignoranza

"La fabbrica degli ignoranti" è il titolo impietoso che dà il Censis ad un capitolo contenuto nel Rapporto 2024 sulla situazione sociale del nostro Paese.

In Italia, gli analfabeti sono ormai una minoranza esigua, con circa 260.000 persone, mentre i laureati hanno raggiunto gli 8,4 milioni, rappresentando il 18,4% della popolazione sopra i 25 anni (rispetto al 13,3% nel 2011). Tuttavia, la mancanza di conoscenze di base persiste e rende i cittadini più vulnerabili e disorientati.

I livelli di apprendimento scolastico

Nonostante il percorso scolastico, molti studenti non raggiungono obiettivi di apprendimento soddisfacenti:

  • Lingua italiana: Il 24,5% non raggiunge gli standard alla fine delle scuole primarie, il 39,9% al terzo anno delle medie, e il 43,5% all’ultimo anno delle superiori (dato che sale all’80% negli istituti professionali).
  • Matematica: Situazione simile con il 31,8% di insufficienze alle primarie, il 44% alle medie, e il 47,5% alle superiori (81% negli istituti professionali).

Conoscenze storiche, culturali e geografiche

Si rilevano lacune significative in tutte le fasce d’età:

  • Storia nazionale: Il 55,2% non sa che Mussolini fu destituito nel 1943, il 30,3% non conosce Giuseppe Mazzini (alcuni lo confondono con un politico della prima Repubblica), e il 28,8% ignora la data di entrata in vigore della Costituzione.
  • Storia mondiale: Quasi la metà degli italiani non conosce l’anno della Rivoluzione francese (49,7%), e molti non sanno l’anno dello sbarco sulla Luna (42,1%), della caduta del Muro di Berlino (25,1%) o identificare Richard Nixon come ex Presidente USA.
  • Letteratura italiana: Il 41,1% attribuisce erroneamente L’Infinito a D’Annunzio, mentre il 18,4% confonde Giovanni Pascoli con l’autore dei Promessi Sposi.
  • Arte italiana: Il 35,9% pensa che Giuseppe Verdi abbia scritto l’Inno di Mameli, e il 32,4% attribuisce la Cappella Sistina a Giotto o Leonardo anziché a Michelangelo.
  • Geografia: Il 23,8% degli italiani non sa che Oslo è la capitale della Norvegia, e il 29,5% non identifica Potenza come capoluogo della Basilicata.

Competenze matematiche e istituzionali

  • Calcoli basilari: Per il 12,9% degli italiani, la moltiplicazione di 7x8 non dà necessariamente 56.
  • Conoscenza istituzionale: Più della metà (53,4%) attribuisce il potere esecutivo a organi diversi dal Governo, come Parlamento o magistratura.

Conseguenze e implicazioni per la cittadinanza culturale

Questi dati evidenziano una cittadinanza culturale ancora incompleta per molti italiani. L’ignoranza diffusa rappresenta una minaccia per la democrazia, poiché riduce la capacità dei cittadini di valutare proposte politiche e riconoscere manipolazioni o falsità.

Credenze irrazionali e pregiudizi culturali

L’ignoranza alimenta stereotipi e convinzioni antiscientifiche, tra cui:

  • Il 26,1% crede che in Italia ci siano 10 milioni di immigrati clandestini.
  • Il 20,9% ritiene che gli ebrei dominino il mondo tramite la finanza.
  • Il 15,3% considera l’omosessualità una patologia genetica.
  • Il 13,1% pensa che l’intelligenza dipenda dall’etnia.
  • Il 9,2% crede che la propensione a delinquere sia innata.
  • L’8,3% equipara islam e jihadismo.

Tutte queste carenze culturali e educative rischiano di compromettere il futuro del Paese, favorendo la diffusione di pregiudizi e la manipolazione politica, con gravi ricadute sulla coesione sociale e sulla democrazia.

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