I Licei e gli Istituti Tecnici si trovano ad affrontare, al termine del ciclo quinquennale dei nuovi percorsi scolastici previsti dalla riforma del 2010, la gestione di quella che viene considerata la novità curriculare più interessante introdotta dal riordino della scuola secondaria, ovvero l’insegnamento della DNL (disciplina non linguistica) in lingua straniera secondo la metodologia CLIL.
In questo anno 2015, l’Esame di Stato prevede, per la prima volta, l’accertamento di competenze acquisite dagli studenti attraverso l’apprendimento di contenuti disciplinari in lingua inglese in tutti gli indirizzi dei licei e degli istituti tecnici e, nel caso specifico del liceo linguistico, le discipline oggetto di insegnamento CLIL sono due, veicolate in due delle tre lingue straniere studiate.
Come era prevedibile, a causa della carenza di personale docente qualificato, che il piano di formazione nazionale del MIUR non è riuscito ad assicurare in tempo, si prosegue ancora quest’anno con la gestione transitoria di applicazione delle norme, iniziata due anni fa nei licei linguistici.
L’introduzione graduale dell’insegnamento in lingua straniera costringe le scuole ad affrontare i due aspetti centrali che Fiorella Casciato esamina nel suo articolo "Gestione transitoria del CLIL nei Licei e negli Istituti Tecnici" pubblicato in Sinergie di Scuola n. 46 - Febbraio 2015:
- la formazione dei docenti in servizio
- la progettazione didattica che tenga conto della nuova istanza formativa nel curriculo degli studenti.
All'articolo sono allegati due fac-simili:
- Scheda docenti utile a rilevare tutti gli aspetti da considerare in un processo di monitoraggio costante delle risorse interne
- Schema di modello che può essere utile nella fase di progettazione didattica del Consiglio di classe e che mette in luce gli elementi che vanno considerati nella stesura del documento finale del Quinto anno.