"A margine di una conferenza stampa, questa mattina il ministro Brunetta ha ricordato come presso il tavolo Semplificazione di Palazzo Vidoni - da lui istituito in vista delle prossime iniziative di Governo a favore della crescita - sia in corso di avanzata elaborazione una proposta normativa che, attraverso una serie di modifiche 'chirurgiche' al Testo unico sulla documentazione amministrativa del 2000, farà compiere un notevole salto di qualità nella regolamentazione dei rapporti della Pubblica Amministrazione con cittadini e imprese".
Così ha dichiarato il portavoce del ministro Brunetta, che ha aggiunto: "Nei rapporti con la PA, i certificati saranno infatti completamente eliminati e sostituiti sempre dalle autocertificazioni, mentre le certificazioni rilasciate dalla PA resteranno valide solo nei rapporti tra privati. Sui certificati da produrre ai soggetti privati sarà apposta, a pena di nullità, la dicitura "Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi". Alle amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi verrà quindi lasciata solo la scelta fra acquisire d'ufficio le informazioni, i dati e documenti oppure accettare le autocertificazioni dei cittadini e delle imprese. Il ministro Brunetta ha precisato che questo varrà innanzitutto per il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) e per le certificazioni antimafia: nulla sarà più richiesto al cittadino e si dovrà procedere sempre all'acquisizione d'ufficio".
Ai cori di protesta sollevati dal Partito Democratico, il Ministro ha risposto: "la certezza dei dati non diminuirà ma verrà semmai rafforzata: invece di chiedere al singolo imprenditore di fare il fattorino tra le amministrazioni, saranno infatti quest'ultime a procurarsi direttamente presso gli uffici competenti la documentazione richiesta. Tant'è vero che le amministrazioni certificanti dovranno individuare un ufficio responsabile per tutte le attività volte a gestire, garantire e verificare la trasmissione dei dati o l'accesso diretto alle informazioni da parte delle amministrazioni procedenti. Solo così arriverà a compimento il cammino intrapreso sin dal 1997 con le prime norme sull'autocertificazione, che potrà adesso cedere finalmente il passo alla "decertificazione"".
Fonte: www.innovazionepa.gov.it