Il ruolo del pubblico dipendente, e del docente in particolare, beneficia di alcuni diritti che, favorendo lo studio e la ricerca e la possibilità di esercitarli, sono posti a tutela della libera formazione e indipendenza di pensiero.
Come noto, nonostante il vigente rigido sistema di incompatibilità, è consentito ai dipendenti pubblici di svolgere docenze o di collaborare a giornali e riviste, e questa “elasticità” è anche maggiore per l’attività professionale del personale docente, che peraltro, per le peculiarità del proprio profilo professionale, svolge funzioni connesse con l’attività di approfondimento e ricerca.
La normativa in tema di congedi e aspettativa per ricerca disciplina, nello specifico, i singoli diritti, ed è corredata dalle circolari ministeriali e interpretazioni della giurisprudenza.
Nel n. 87 - Marzo 2019 di Sinergie di Scuola, Francesca Romana Ciangola esamina le possibilità per il personale impegnato in attività di ricerca, quindi:
- congedo straordinario per dottorato di ricerca
- aspettativa per assegno di ricerca
- aspettativa per contratto di ricerca.
Nell'articolo l'autrice si occupa anche di:
- onere di motivazione del provvedimento di diniego
- durata del congedo
- congedo per i docenti con contratto a tempo determinato.