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Incompatibilità

I Responsabili per la prevenzione della corruzione e della trasparenza - RPCT - hanno il dovere di segnalare all’Autorità Nazionale Anticorruzione i casi di possibile violazione delle norme sulla inconferibilità e incompatibilità degli incarichi negli enti pubblici e degli enti di diritto privato in controllo pubblico.

Lo ha ricordato il Presidente di Anac a tutti gli Rpct in un comunicato di settembre scorso sulla corretta interpretazione della normativa vigente in materia (D.Lgs. n. 39/2013).

Infatti, ai sensi dell’art. 15, comma 2, del D.Lgs. 8 aprile 2013 n. 39 “il responsabile segnala i casi di possibile violazione delle disposizioni del presente decreto all'Autorità nazionale anticorruzione, all'Autorità garante della concorrenza e del mercato ai fini dell'esercizio delle funzioni di cui alla legge 20 luglio 2004, n. 215, nonché alla Corte dei conti, per l'accertamento di eventuali responsabilità amministrative”.

Tale disposizione va ragionevolmente interpretata nel senso che gli RPCT sono gravati da un dovere di segnalare all’ANAC i casi di possibile violazione del D.Lgs. n. 39 del 2013 riscontrati nell’ambito della loro attività istituzionale di vigilanza interna sul rispetto della normativa in materia di inconferibilità e incompatibilità.

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