Il continuo evolvere della situazione pandemica fa emergere la necessità di rivedere l’organizzazione quotidiana del servizio nelle scuole, sempre più caratterizzato da un’interazione stringente fra didattica e prestazioni di lavoro amministrativo, tecnico e ausiliario.
Dal momento che l’unico cambiamento apportato all’organizzazione dei servizi scolastici è la proroga dell’organico Covid fino al 31 marzo 2022 (poi da prorogare fino al termine delle lezioni), utilizzato per lo più per contratti di docenti e collaboratori scolastici, allo stato attuale, si riscontra un rilevante aumento dei carichi di lavoro causato da una forte burocratizzazione amministrativa, che non trova riscontro in nessun altro ufficio della PA.
In generale, il lavoro del personale ATA è completamente assorbito dalla gestione sanitaria dell’emergenza per seguire i tracciamenti, la predisposizione dei flussi di comunicazione scuola/famiglie/ASL, la ricerca dei supplenti per la sostituzione degli assenti, la gestione del contenzioso con il personale che non ottempera all’obbligo vaccinale, la sanificazione costante dei locali scolastici, l’attivazione e gestione informatica degli strumenti per la DAD/DDI, per consentire la funzionalità delle scuole, senza che siano state create le condizioni strutturali per continuare a tenerle aperte e operative, non come mero esercizio di retorica, ma come presa di coscienza che la scuola resta un baluardo costituzionale, fondamentale alla democrazia del Paese.
In questo quadro, sono soprattutto le segreterie ad essere subissate dagli adempimenti relativi alla gestione amministrativa delle scuole, che riguarda in grande parte l’inserimento delle assenze relative a quelle per Covid, quarantene, vaccinazione, post-vaccinazione che vanno a sommarsi alle assenze legate al periodo invernale.
Queste assenze vanno inserite tramite i sistemi gestionali in applicazione nelle scuole e nel sistema informativo SIDI, che presenta una procedura abbastanza farraginosa: spesso ci si imbatte anche nell’assenza dei codici in attuazione della normativa vigente.
Le criticità riguardano, di frequente, i casi di più assenze riferite alla stessa persona, per le quali sono necessari più giorni affinché la prima venga accettata dal sistema per poter inserire la successiva. Inoltre, spesso è assente la relativa documentazione circa la durata e l'entità dell'assenza stessa.
A questo si va ad aggiungere la trasmissione, alle Ragionerie provinciali, delle assenze che prevedono riduzioni stipendiali.
E poi ci sono tutte le altre rilevazioni richieste:
- la rilevazione mensile SIDI delle assenze del personale scolastico;
- la rilevazione a SIDI delle assenze per sciopero, da effettuare nella giornata;
- la rilevazione da trasmettere a NoiPA per la relativa trattenuta;
- la rilevazione a NoiPA per le assenze dovute a malattia, per la trattenuta sui compensi accessori.
Chiedere al personale di segreteria di inserire a sistema, in tempo reale, tutte queste rilevazioni, risulta oltremodo oneroso allo stato attuale delle cose, considerato che anche il personale amministrativo si assenta e non può essere sostituito, se non dopo 29 giorni.
Ciò dimostra quanto sia vasta la distanza che esiste tra la scuola reale e il Ministero che sembra non conoscere quello che avviene quotidianamente nelle segreterie scolastiche e, più in generale, nelle scuole.
Ad oggi nessuno dei problemi rilevati sta trovando risposte strutturali, ma si rincorre ogni giorno l’emergenza. [...]
Fonte: FLC CGIL