L’Autorità Nazionale Anticorruzione è competente a ricevere segnalazioni di illeciti di cui il pubblico dipendente sia venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di lavoro. Lo ha stabilito l’art. 1, comma 51 della legge 6 novembre 2012, n. 190 e dell’art. 19, comma 5 della legge 11 agosto 2014, 114.
Per dare attuazione a tali disposizioni normative, l'Anac ha istituito un canale privilegiato a favore di chi voglia rivolgersi direttamente all’Autorità e non alle vie interne stabilite dalla Pubblica Amministrazione di appartenenza.
L'Anac ha perciò istituito un protocollo riservato, in grado di garantire la necessaria tutela del pubblico dipendente: saranno assicurati la riservatezza sull’identità del segnalante e lo svolgimento di un’attività di vigilanza, al fine di contribuire all’accertamento delle circostanze di fatto e all’individuazione degli autori della condotta illecita.
Quest’attività consentirà inoltre all’Autorità di valutare la congruenza dei sistemi stabiliti da ciascuna Pubblica Amministrazione a fronte delle denunce del dipendente con le direttive stabilite nel Piano Nazionale Anticorruzione ed evitare, in coordinamento con il Dipartimento per la funzione pubblica, il radicarsi di pratiche discriminatorie nell’ambito di eventuali procedimenti disciplinari.
Sul tema l'Autorità annuncia una propria delibera per regolare in modo specifico la procedura.