Con una sentenza che potrebbe avere delle importanti ripercussioni sulle finanze delle scuole, la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimi i commi 5 bis e 5 ter dell'art. 71 del decreto legge 25/06/2008, n. 112, convertito con modificazioni in legge 6 agosto 2008, n. 133.
Per la Consulta, infatti:
“il comma 5-bis dell’art. 71 del d.l. 25 giugno 2008, n. 112, il quale dispone che le visite fiscali sul personale dipendente delle pubbliche amministrazioni rientrano tra i compiti istituzionali del servizio sanitario nazionale e che i relativi oneri sono a carico delle aziende sanitarie, non è ascrivibile ad alcun titolo di competenza legislativa esclusiva dello Stato e, trattandosi di normativa di dettaglio in materia di «tutela della salute», si pone in contrasto con l’art. 117, terzo comma, Cost., mentre il comma 5-ter, che vincola una quota delle risorse per il finanziamento del servizio sanitario nazionale, destinandole a sostenere il costo di una prestazione che non può essere qualificata come livello essenziale di assistenza, si pone in contrasto con l’art. 119 Cost., ledendo l’autonomia finanziaria delle Regioni”.
La suprema Corte, con la sentenza n. 207 del 10 giugno 2010, nell’accogliere il ricorso proposto dalla Regione Toscana, ha in sostanza ribadito che le disposizioni impugnate ledono la competenza legislativa regionale in materia di tutela della salute di cui all’art. 117 C. e l’autonomia finanziaria delle Regioni stesse di cui all’art. 119 C.
Inoltre, "nel caso in questione, risulta evidente la stretta inerenza che tutte le norme de quibus presentano con l’organizzazione del servizio sanitario e con il relativo finanziamento, tenendo, tra l’altro, conto che è stato legislativamente previsto che tale tipo di prestazioni possa essere effettuato solo mediante le aziende sanitarie locali".
In sostanza, ora le ASL, alla luce di questa decisione, potrebbero richiedere il pagamento non solo delle visite fiscali future, ma anche di quelle già effettuate, con conseguenze che potrebbero essere davvero catastrofiche per le casse delle istituzioni scolastiche.