Riportiamo di seguito alcuni stralci di comunicati sindacali.
Nel corso di un'informativa svoltasi in collegamento on line col Ministero dell'Istruzione in data 11 marzo, l'Amministrazione ha reso noto che il MEF ha fornito indicazioni secondo le quali, a partire dal prossimo 30 aprile, alcuni servizi di NOIPA potranno essere accessibili da parte delle scuole solo attraverso ulteriori forme di accredito che garantiscano un maggiore livello di sicurezza.
In particolare, il MEF ha inteso estendere a tutte le Amministrazioni l'uso della Carta di identità elettronica (CIE) ovvero della Carta nazionale dei servizi (CNS). Una possibile alternativa è costituita dall'utilizzo dell'attuale tessera sanitaria; tale procedura però deve essere preceduta dal rilascio, presso le varie Regioni, del relativo PIN.
Trattandosi di una modifica che potrebbe avere un forte impatto sulle attività delle segreterie, e non potendosi escludere che l'applicazione del nuovo sistema possa dar luogo a criticità, tutte le organizzazioni sindacali hanno richiesto ulteriori approfondimenti. La riunione è stata pertanto aggiornata.
CISL SCUOLA
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La Direzione ha informato che il Ministero dell’Economia e Finanze, che gestisce il sistema NoiPa, richiede che entro il 29 aprile 2022 (prima la scadenza era il 7 marzo ora prorogata) le scuole si adeguino al nuovo sistema di sicurezza.
Ciò implica che tutto il personale amministrativo si doti o della carta di identità elettronica (CIE) o della Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
La FLC CGIL ha fatto presente che questa nuova procedura, da introdurre in così breve tempo, metterà in grave difficoltà e in grave affanno le segreterie scolastiche con seri riflessi, negativi, sull’erogazione dei servizi.
E ciò per una serie di ragioni.
- Il sistema CIE non solo presuppone che tutto il personale sia in possesso della carta di identità elettronica (ad oggi si pensa che neppure il 20% del personale abbia questo strumento) ma prevede tutta una serie di ulteriori passaggi assai complicati per accedere alle credenziali CIE di terzo livello, che comunque potranno essere agite solo attraverso il possesso fisico della carta di identità e l'abilitazione di una app specifica (o strumento dedicato).
- Un'operazione lunga e difficile, che, ad esempio, per chi da ds o dsga svolge anche funzioni di reggenza, sarà ancora più laboriosa (perchè fisicamente un corpo - e quindi anche la CIE - può essere solo in un luogo), con i tempi di lavorazione delle pratiche che si allungheranno a dismisura e le inevitabili ripercussioni sui diritti del personale (tempistica e regolarità dei pagamenti dei compensi accessori, gestione delle assenze del personale a tempo determinato e conseguenze sui contratti corrispondenti e relativa erogazione degli stipendi, solo per fare qualche esempio banale ma di normale quotidianità).
- Il sistema CNS non è da meno in quanto a laboriosità e difficoltà di gestione.
Appare davvero surreale che, dopo tutto il battage e le pressioni su SPID, anche da parte del Mi che ne ha obbligato l'uso per diverse pratiche, questo strumento non sia idoneo alla bisogna.
Inevitabile la considerazione su un chiaro deficit di capacità di programmazione, neppure a breve termine visto che lo SPID data solo pochi mesi.
Per questi motivi la FLC CGIL ha chiesto al MI di sospendere l’invio della circolare in attesa di un ulteriore momento di confronto finalizzato ad individuare reali misure di semplificazione per le segreterie e a scongiurare ulteriori ritardi nelle procedure. Infatti introdurre ulteriori livelli di sicurezza senza garantire contemporaneamente la certezza e la tempestività delle procedure come ad esempio il pagamento degli stipendi ai supplenti sarebbe inaccettabile sotto tutti i punti di vista. Senza contare che tutto avverrebbe ancora una volta senza formazione e senza risorse compensative per il personale impegnato a dotarsi di tali strumenti (per la CIE il costo va da 25 a 50 euro a seconda dei comuni di residenza)
I rappresentanti del Mi, alla fine dell’incontro, hanno condiviso la proposta dalla FLC circa la necessità di accompagnare questi cambiamenti esplorando tutte le possibili misure di semplificazione delle procedure senza gravare sulle spalle dei singoli addetti. Ora, poiché l’innalzamento dei livelli di sicurezza di Noipa coinvolge altri livelli istituzionali il Mi si è riservato di fare ulteriori approfondimenti con il Mef finalizzati a mettere a punto soluzioni alternative a quelle finora prospettate.
La riunione è stata aggiornata a mercoledì 23 marzo.
FLC Cgil
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I nuovi strumenti di identità elettronici e la situazione degli idonei al concorso Stem: sono stati i temi, con poche connessioni tra loro, della riunione di venerdì pomeriggio on line con il Mi.
Rimodulare l’accesso e potenziare il livello di sicurezza degli accessi al portale NOIPa, sarebbero queste le richieste che il Garante della Privacy avrebbe indirizzato al Mef.
Dati sensibili e accessi on line su stipendi, assenze e dati professionali richiederebbero – secondo il Garante – misure di protezione più alte.
E’ per questo che il ministero – dopo aver registrato presunte anomalie per l’accesso con credenziali non personali – ha rappresentato la necessità di un intervento urgente per la riformulazione delle modalità di accesso ad alcune funzioni NoiPA: gestione anagrafica, gestione assenze, compensi accessori.
Gli strumenti individuati dovrebbero essere la carta di identità elettronica (CIE) e, in subordine, la carta nazionale dei servizi (CNS) da utilizzare nelle scuole.
Il personale ATA, in prima battuta, dovrà dotarsi di tessera sanitaria e richiedere alla Regione un apposito PIN. L’attivazione della carta elettronica e della carta dei servizi sono previste, a regime, in un secondo momento.
Per questa procedura saranno inviate specifiche indicazioni operative.
La data prevista per l’operatività del nuovo sistema è il 30 aprile.
La necessità di potenziare il livello di sicurezza nascerebbe dal riscontro, da parte del Garante della Privacy, di presunte anomalie sul sistema NoiPA (gli accessi con credenziali di colleghi).
Pertanto i Dsga e gli assistenti amministrativi dovrebbero, secondo le prime indicazioni fornite dall’Amministrazione, necessariamente dotarsi di uno dei 3 sistemi previsti per gli adempimenti del caso, utilizzando i dati personali e non quelli relativi alla funzione svolta.
La UIL Scuola ha messo subito in evidenza il forte impatto negativo che tale procedura avrebbe sulle segreterie scolastiche, già tanto oberate, specificando che gli accessi ai sistemi andrebbero “oggettivati” in relazione alla funzione svolta, imputabili all’ufficio e non alla persona fisica. Inoltre, la peculiarità e la delicatezza del tema necessitano di tempi di applicazione sicuramente dilatati, tali da rendere necessaria l’introduzione di una fase transitoria.
La UIL Scuola ha altresì esplicitato significative perplessità e preoccupazioni anche da un punto di vista gestionale del sistema, soprattutto in relazione al personale supplente. Il Mi sembra non avere nessuna idea oltre quella di scaricare sulle scuole e su chi ci lavora ogni sorta di problema che gli si presenta.
In conclusione, la UIL Scuola ha chiesto all’Amministrazione di verificare l’impiego di altri mezzi idonei a garantire, comunque, gli accessi in sicurezza, investendo, inoltre, le figure dei Dirigenti scolastici che non sono state coinvolte nel procedimento.
UIL Scuola