Il 17 luglio il Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria ha pubblicato i due avvisi per l’anno 2023 previsti dall'art. 1, comma 389 e comma 390, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, destinati alle istituzioni scolastiche statali e paritarie.
La misura, istituita nell’anno 2020 e ora a regime, prevede due distinti contributi: il primo a favore delle istituzioni scolastiche di ogni grado di istruzione, per sostenere i costi per l’acquisto di abbonamenti a periodici e riviste scientifiche e di settore, in formato cartaceo o digitale, il secondo a favore delle istituzioni scolastiche secondarie di primo grado, per sostenere i costi per l’acquisto di abbonamenti a quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore nell’ambito di programmi per la promozione della lettura inseriti nei Piani dell’Offerta Formativa.
Le domande, firmate digitalmente dal Dirigente scolastico e trasmesse al Dipartimento per l’informazione e l’editoria, potranno essere presentate a partire dal 16 ottobre 2023 al 16 gennaio 2024.
Con successiva comunicazione della Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico del Ministero dell’Istruzione e del Merito, saranno indicate le modalità di trasmissione (indicazioni ministeriali).
Bando per abbonamenti a riviste utili per la didattica
Si tratta del bando per l’anno 2023 per l’assegnazione del contributo previsto dall’articolo 1, comma 389, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, a favore delle istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni grado di istruzione che acquistano uno o più abbonamenti a periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale.
Le istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni grado di istruzione che nell’anno 2023 acquistano uno o più abbonamenti a periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale, possono accedere ad un contributo fino al 90 per cento della spesa.
Costituisce requisito di ammissione la delibera del Collegio dei docenti che individua, nell’ambito dei prodotti editoriali ammessi al contributo, le testate riconosciute come utili ai fini didattici.
La domanda include, a pena di esclusione, idonea dichiarazione attestante:
a) gli estremi della delibera del Collegio dei docenti che individua, nell’ambito dei prodotti editoriali ammessi al contributo, le testate riconosciute come utili ai fini didattici;
b) le spese sostenute nell’anno 2023 per l’acquisto degli abbonamenti;
c) l’elenco dei prodotti editoriali acquistati pubblicati in edizione cartacea ovvero editi in formato digitale;
d) gli estremi del conto di tesoreria intestato all’istituzione scolastica richiedente, nonché il codice della competente Tesoreria provinciale dello Stato ovvero, nel caso di scuole paritarie, gli estremi del conto corrente bancario (IBAN) l’indicazione del titolare del conto.
Sono ammesse al contributo le spese per l’acquisto di abbonamenti a testate giornalistiche, periodici, riviste di settore e specializzate, edite sia in formato cartaceo che digitale, che siano iscritte presso il competente Tribunale ovvero al Registro degli operatori di comunicazione (ROC), e dotate in ogni caso della figura del direttore responsabile. Sono ammessi più abbonamenti alla medesima testata.
Le spese relative ai suddetti abbonamenti indicate nella domanda devono essere sottoposte alla verifica del Revisore dei conti della scuola; non saranno prese in considerazione ai fini del contributo fatture emesse in periodi diversi dall’anno 2023.
Non rientrano tra le spese ammissibili quelle riferite a:
a) quotidiani nazionali e locali;
b) riviste e periodici acquistati con finalità diverse da quelle indicate all’articolo 3, Capo I, del D.P.C.M. 4 maggio 2020 (ad es. riviste per la gestione delle segreterie scolastiche);
c) acquisto di libri;
d) giornali o riviste pubblicati all’estero (ovvero il cui editore non sia rintracciabile all’interno del ROC);
e) servizi di “prestito digitale” di prodotti editoriali.
A ciascuna istituzione scolastica richiedente il contributo e in possesso dei requisiti prescritti, è riconosciuto il rimborso nella percentuale del 90 per cento della spesa sostenuta, ove la spesa sostenuta e dichiarata rientri nel limite di € 900,00. Qualora la spesa sostenuta e dichiarata sia di ammontare superiore ad € 900,00, il contributo è riconosciuto per un importo pari al 90 per cento di € 900,00 integrato, in presenza di eventuali risorse residue, della quota risultante dalla ripartizione proporzionale delle risorse residue tra tutti i soggetti che hanno richiesto importi superiori ad € 900,00. L’importo attribuibile a ciascuna istituzione scolastica non può comunque essere superiore al 90 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto degli abbonamenti.
Entro trenta giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle domande il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri provvede a formare l’elenco delle istituzioni scolastiche cui è riconosciuto il contributo di cui al bando, con il relativo importo spettante a ciascuna istituzione.
I contributi sono erogati, dopo la validazione da parte degli Organi di controllo amministrativo-contabile, mediante bonifici effettuati sui conti di tesoreria, intestati alle istituzioni scolastiche ed indicati nella domanda di ammissione.
Utilizza il contributo per abbonarti a Sinergie di Scuola (scarica il facsimile di delibera)
Bando per la promozione della lettura critica nelle secondarie di I grado
Si tratta del bando per l’anno 2023 per l’assegnazione del contributo previsto dall’articolo 1, comma 390, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, a favore delle istituzioni scolastiche statali e paritarie, che adottano programmi per la promozione della lettura critica e l’educazione ai contenuti informativi, nell’ambito dei Piani per l’offerta formativa rivolti ai frequentanti la scuola secondaria di primo grado, che acquistano uno o più abbonamenti a quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale.
Le istituzioni scolastiche statali e paritarie, che adottano programmi per la promozione della lettura critica e l’educazione ai contenuti informativi, nell’ambito dei Piani per l’offerta formativa rivolta ai frequentanti la scuola secondaria di primo grado, che nell’anno 2023 acquistano uno o più abbonamenti a quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale, possono accedere ad un contributo fino al 90 per cento della spesa.
Costituiscono requisiti di ammissione:
a) la delibera di recepimento, nell’ambito del Piano Triennale per l’Offerta Formativa, di programmi per la promozione della lettura critica e l’educazione ai contenuti informativi, nell’ambito delle aree indicate nel bando.
b) la delibera del Collegio dei docenti che individua, nell’ambito dei prodotti editoriali ammessi al contributo, le testate riconosciute come utili ai fini didattici.
La domanda include, a pena di esclusione, idonea dichiarazione attestante:
a) gli estremi della delibera di recepimento, nell’ambito del Piano Triennale per l’Offerta Formativa, di programmi per la promozione della lettura critica e l’educazione ai contenuti informativi, nell’ambito delle aree di cui al bando;
b) gli estremi della delibera del Collegio dei docenti che individua, nell’ambito dei prodotti editoriali ammessi al contributo, le testate riconosciute come utili ai fini didattici;
c) le spese sostenute nell’anno 2023 per l’acquisto degli abbonamenti;
d) l’elenco dei prodotti editoriali acquistati pubblicati in edizione cartacea ovvero editi in formato digitale;
e) gli estremi del conto di tesoreria intestato all’istituzione scolastica richiedente, nonché il codice della competente Tesoreria provinciale dello Stato ovvero, nel caso di scuole paritarie, gli estremi del conto corrente bancario (IBAN) l’indicazione del titolare del conto.
Sono ammesse al contributo le spese per l’acquisto di abbonamenti a testate giornalistiche, quotidiani, periodici, riviste di settore e specializzate, edite sia in formato cartaceo che digitale, che siano iscritte presso il competente Tribunale ovvero al Registro degli operatori di comunicazione (ROC) e dotate in ogni caso della figura del direttore responsabile. Sono ammessi più abbonamenti alla medesima testata.
Le spese relative ai suddetti abbonamenti indicate nella domanda devono essere sottoposte alla verifica del Revisore dei conti della scuola; non saranno prese in considerazione ai fini del contributo fatture emesse in periodi diversi dall’anno 2023.
Non rientrano tra le spese ammissibili quelle riferite a:
a) giornali, riviste e periodici acquistati con finalità diverse da quelle indicate all’articolo 6, Capo II, del D.P.C.M. 4 maggio 2020 (ad es. riviste per la gestione delle segreterie scolastiche);
b) acquisto di libri;
c) giornali o riviste pubblicati all’estero o il cui editore non sia rinvenibile all’interno del Registro degli operatori di comunicazione (ROC);
d) servizi di “prestito digitale” di prodotti editoriali.
A ciascuna istituzione scolastica richiedente il contributo ed in possesso dei requisiti prescritti, è riconosciuto il rimborso nella percentuale del 90 per cento della spesa sostenuta, ove la spesa sostenuta e dichiarata rientri nel limite di € 750,00. Qualora la spesa sostenuta e dichiarata sia di ammontare superiore ad € 750,00, il contributo è riconosciuto per un importo pari al 90 per cento di € 750,00 integrato, in presenza di eventuali risorse residue, della quota risultante dalla ripartizione proporzionale delle risorse residue tra tutti i soggetti che hanno richiesto importi superiori ad € 750,00. L’importo attribuibile non può comunque essere superiore al 90 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto degli abbonamenti.
Entro trenta giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle domande il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri provvede a formare l’elenco delle istituzioni scolastiche cui è riconosciuto il contributo di cui al bando, con il relativo importo spettante a ciascuna istituzione.
I contributi sono erogati, dopo la validazione da parte degli Organi di controllo amministrativo-contabile, mediante bonifici effettuati sui conti di tesoreria, intestati alle istituzioni scolastiche ed indicati nella domanda di ammissione.