In data 17 maggio il MIM ha pubblicato tre decreti ministeriali concernenti la ripartizione delle risorse provenienti dal PNRR.
Il D.M. n. 61 del 3/04/2023 concerne la destinazione delle risorse per incentivare scambi ed esperienze formative all’estero per studenti e per il personale scolastico attraverso un potenziamento del programma Erasmus+ 2021-2027 e nell’ambito della Missione 4 – Componente 1 – Investimento 3.1 “Nuove competenze e nuovi linguaggi” del Piano nazionale di ripresa e resilienza, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU. Al fine di dare attuazione al suddetto investimento, quota parte delle risorse previste, fino a un massimo di 150 milioni per gli anni 2023, 2024 e 2025, è destinata a rafforzare e potenziare le competenze multilinguistiche di studenti e personale scolastico, nonché per incentivare scambi ed esperienze formative all’estero per studenti e per il personale scolastico e i progetti di mobilità non finanziati dalle risorse ordinarie del programma Erasmus+ 2021-2027, attraverso un ampliamento dello stesso programma, anche con il supporto dell’Agenzia nazionale Erasmus – Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (INDIRE).
Il D.M. n. 65 del 12/04/2023 riguarda il riparto delle risorse alle istituzioni scolastiche in attuazione della linea di investimento 3.1 “Nuove competenze e nuovi linguaggi” nell’ambito della Missione 4 – Istruzione e Ricerca – Componente 1 – “Potenziamento dell’offerta dei servizi all’istruzione: dagli asili nido all’Università” del Piano nazionale di ripresa e resilienza finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU. Per l'attuazione di questa linea di investimento è destinata una somma pari a euro 600 cento milioni di euro per la realizzazione di percorsi didattici, formativi e di orientamento per alunni e studenti finalizzati a promuovere l’integrazione, all’interno dei curricula di tutti i cicli scolastici, di attività, metodologie e contenuti volti a sviluppare le competenze STEM, digitali e di innovazione, nonché quelle linguistiche, garantendo pari opportunità e parità di genere in termini di approccio metodologico e di attività di orientamento STEM. Le risorse sono ripartite fra tutte le istituzioni scolastiche statali, della regione Valle d’Aosta e delle province autonome di Trento e Bolzano, ferma restando la destinazione di una quota pari al 40% alle scuole appartenenti alle regioni del Mezzogiorno, in proporzione al numero degli studenti iscritti.
È inoltre destinata una somma pari a 150 milioni di euro per la realizzazione di percorsi formativi di lingua e di metodologia di durata annuale, finalizzati al potenziamento delle competenze linguistiche dei docenti in servizio e al miglioramento delle loro competenze metodologiche di insegnamento, in favore di tutte istituzioni scolastiche statali. Le risorse sono ripartite fra tutte le istituzioni scolastiche statali, della regione Valle d’Aosta e delle province autonome di Trento e Bolzano, ferma restando la destinazione di una quota pari al 40% alle scuole appartenenti alle regioni del Mezzogiorno, in proporzione al numero dei docenti dell’organico presso ciascuna scuola.
Infine, il D.M. n. 66 del 12/04/2023 riguarda il riparto delle risorse alle istituzioni scolastiche in attuazione della linea di investimento 2.1 “Didattica digitale integrata e formazione alla transizione digitale per il personale scolastico” nell’ambito della Missione 4 – Istruzione e Ricerca – Componente 1 – “Potenziamento dell’offerta dei servizi all’istruzione: dagli asili nido all’Università” del Piano nazionale di ripresa e resilienza, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU. Nell'ambito di questa linea di Investimento, è destinata una somma pari a 450 milioni di euro a favore di tutte le istituzioni scolastiche statali quali snodi formativi locali del sistema di formazione continua per la transizione digitale finalizzato alla realizzazione di percorsi formativi per il personale scolastico (dirigenti scolastici, direttori dei servizi generali e amministrativi, personale ATA, docenti, personale educativo) sulla transizione digitale nella didattica e nell’organizzazione scolastica, riservando una quota pari al 40% alle scuole appartenenti alle regioni del Mezzogiorno.