Per la corresponsione del compenso spettante ai docenti dei corsi di aggiornamento relativi agli Animatori digitali 2022-2024 di cui al D.M. 222/2022, si deve utilizzare il parametro € 41,32/h, come previsto dal D.I. 326/1995?
Il compenso deve essere assoggettato a tutte le ritenute (aliquota max IRPEF e IRAP 8,50%) e contributi previdenziali e assistenziali sia a carico del dipendente (0,35% F.C., 8,80% INPDAP) sia a carico dello Stato (24,20% INPDAP)?
L’individuazione degli esperti formatori prevede, di solito e fatti salvi casi particolari (es. casi di intuitu personae), lo svolgimento di procedure selettive che vengono avviate con una determina a contrarre e successivo avviso pubblico, nel quale sono già esplicitate le caratteristiche principali del procedimento, quali i destinatari, il compenso, il tipo di prestazione richiesta, i criteri di selezione dei formatori ecc.
Le modalità di pagamento del compenso sono dunque già contenute nell’avviso di selezione e sono conseguenti e correlate alla tipologia di incarico affidato o contratto stipulato.
Regolamento d’Istituto
In via preliminare, occorre anche fare riferimento al regolamento interno dell’Istituto, adottato secondo quanto previsto dall’art. 45, comma 2, lett. h del D.I. 129/2018 e ribadito nel punto 6 del Quaderno MIUR n. 3 – Istruzioni incarichi individuali, il quale fornisce indicazioni sulla determinazione dei compensi per i destinatari di incarico, precisando che «i criteri di determinazione dei compensi e i relativi limiti devono essere definiti all’interno del regolamento di cui si dota la singola Istituzione scolastica per l’affidamento di incarichi individuali».
Importi massimi
In particolare, si evidenzia che il medesimo punto 6 del Quaderno riporta l’esempio n. 2 (pag. 42) con l’indicazione degli importi massimi da corrispondere ai sensi del D.I. 326/1995, in base al tipo di attività e all’impegno professionale richiesto da ciascuna iniziativa di formazione: per le ore di docenza, ad esempio, è corrisposto fino a € 41,32, un importo comprensivo di oneri e spese necessarie a pagare la prestazione d’opera.
Contratti di lavoro autonomo
Va inoltre tenuto presente che l’art. 7, comma 6 del D.Lgs. 165/2001, recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”, subordina la possibilità di conferire un contratto di lavoro autonomo al preliminare accertamento, da parte della Pubblica Amministrazione, dell’impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno.
Dato atto pertanto che l’Istituto scolastico deve prima di tutto verificare se siano presenti/disponibili al proprio interno le risorse professionali di cui necessita, si pone la questione del pagamento del personale interno eventualmente individuato.
Transizione digitale
L’art. 2 del D.M. 222/2022 ha assegnato a ciascuna Istituzione scolastica la somma di 2.000 euro finalizzata alla formazione del personale scolastico alla transizione digitale, coinvolgendo gli animatori digitali, che sono pertanto i destinatari privilegiati della ricerca volta a individuare gli esperti formatori.
Affidamento a personale interno
Quando si tratta di personale interno, viene affidato un incarico (a differenza del personale esterno, con il quale si stipula un contratto di prestazione d’opera assoggettato alle disposizioni contenute nella normativa fiscale e previdenziale in materia di lavoro autonomo).
Disciplina fiscale e previdenziale
Tale incarico, che in genere riguarda lo svolgimento di attività che rientrano tra i compiti del profilo professionale di appartenenza del docente (art. 52, comma 1 del D.Lgs 165/2001; cfr. art. 2103 c.c.), ma può essere affidato anche per altre prestazioni (a condizione che l’interessato, attraverso idonea documentazione, dimostri l’effettivo possesso delle competenze professionali necessarie per lo specifico percorso formativo previsto), è assoggettato alla medesima disciplina fiscale e previdenziale prevista per i compensi erogati ai docenti interni che effettuano prestazioni aggiuntive all’orario d’obbligo, per cui si applicheranno:
- gli oneri a carico dell’amministrazione: IRAP (8,5%) e INPS a carico dell’Amministrazione (cd. “INPS Stato”: 24,2%)
- gli oneri a carico del lavoratore: INPS a carico del dipendente (cd. “INPS Dipendente”: 8,8%), fondo credito dipendente (0,35%) e IRPEF (da calcolare sull’imponibile fiscale e variabile in funzione della fascia di reddito a cui appartiene il beneficiario del compenso).
Linee guida PON
In proposito le Linee guida PON, nota 34815/2017, dispongono che «il conferimento di incarichi a docenti interni all’Istituzione scolastica o a docenti appartenenti ad altre Istituzioni scolastiche mediante il ricorso all’istituto delle collaborazioni plurime ex art. 35 CCNL del 29/11/2007 è assoggettato alla medesima disciplina fiscale e previdenziale prevista per i compensi erogati ai docenti interni all’Istituzione scolastica che effettuano prestazioni aggiuntive all’orario d’obbligo. Viceversa, i compensi erogati agli esperti esterni ai sensi dell’art. 7, comma 6 del D.Lgs. 165/2001, devono essere assoggettate alle disposizioni contenute nella normativa fiscale e previdenziale in materia di lavoro autonomo (v. ritenuta d’acconto pari al 20% e obbligo di iscrizione alla Gestione Separata INPS, qualora dai contratti d’opera derivi un reddito annuo superiore a 5.000 euro, come previsto, inter alia, dalla circolare 2 dell’11/03/2008 del Dipartimento della Funzione Pubblica e dall’art. 44, comma 2 del D.L. 269 del 30/09/2003, convertito in Legge 326/2003)».
In conclusione
Si conferma pertanto che i compensi del personale interno sono assoggettati a ritenute e contributi previdenziali e assistenziali analoghi a quelli della retribuzione per lavoro dipendente e che gli importi previsti dal D.I. 326/1995 sono massimi lordo dipendente.