È disponibile online un nuovo studio della Commissione Europea, Data collection and analysis of Erasmus+ projects, condotto nel 2021 e dedicato ai progetti Erasmus+ (2014-2020) incentrati sulla promozione dell’inclusione educativa. Il campione di riferimento è costituito da 120 buone pratiche europee, selezionate tra migliaia di progetti Erasmus+, relative ai settori scuola, università, formazione professionale, educazione degli adulti, giovani.
La ricerca include anche 15 casi di studio, vere e proprie storie di successo che rappresentano approcci di apprendimento utili allo sviluppo e sostegno alle politiche europee per l’inclusione sociale. La selezione si è basata su vari criteri, tra i quali i settori di riferimento, le aree tematiche (ambienti di apprendimento, le metodologie didattiche dei docenti nell’affrontare gli svantaggi educativi, governance e leadership scolastica, il coinvolgimento attivo dei genitori e delle famiglie nella vita scolastica, coinvolgimento della comunità locale) e in particolare il potenziale impatto del programma Erasmus+ per quanto riguarda la promozione dell’inclusione nell’istruzione.
Nella sezione del volume dedicata ai casi studio (Annex B) troviamo un progetto italiano, il partenariato strategico KA2 Tinkering EU: building science capital for all, (2017-2020), coordinato dal Museo nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. Il progetto sviluppa una serie di attività per le scuole, coinvolge insegnanti e studenti attraverso l’approccio “Tinkering” (dall’inglese “To tinker”, che significa “armeggiare”, “provare ad aggiustare”), un metodo utile e pratico per avvicinare le ragazze e i ragazzi allo studio delle discipline scientifiche. L’approccio si è rivelato efficace anche nell’educazione degli adulti, poiché facilita lo sviluppo di capacità di problem solving e aiuta a potenziare il pensiero logico, incoraggiando nel contempo la collaborazione fra pari. Offre un modo diverso di guardare all’educazione scientifica e può essere un potente strumento per sviluppare la cittadinanza attiva e l’inclusione sociale.
Fonte: Indire