Tanto tuonò che piovve!
A meno di un mese dalla scadenza fatidica - 9 marzo - per la presentazione della nuova Certificazione Unica, il Miur ha ufficialmente comunicato che le scuole possono utilizzare il software messo a disposizione dall'Agenzia delle Entrate per l'elaborazione della Certificazione Unica (ex Cud) 2015.
Ancora una volta le scuole che utilizzano l'applicativo ministeriale Sissi risultano gabbate.
Molte scuole utilizzano infatti ancora Sissi in rete per retribuire i supplenti fino al 30 giugno, nominati sui posti a finanziamento regionale, così come gestiscono su Sissi i compensi al personale estraneo all’amministrazione, quelli che vanno appunto certificati con la nuova CU e gestiti sul mod. 770.
La domanda a questo punto è: l'applicativo Sissi è in dismissione? Sì o no?
Basterebbe un po' di chiarezza e magari dei finanziamenti ad hoc per acquistare software gestionali, che permettano alle scuole che attualmente utilizzano i pacchetti ministeriali, gratuiti, ma scarsamente performanti, di dotarsi anch’esse di efficientissimi, ma a pagamento, applicativi prodotti da software house italiane specializzate nel settore scolastico.
Abbiano il coraggio di ammetterlo: la politica ministeriale è di attribuire massima autonomia alle istituzioni scolastiche in materia di gestionali per le segreterie scolastiche. Il Miur non vuole più saperne di preparare e aggiornare “pacchi e pacchetti”.
Le scuole – in sostanza - hanno piena autonomia, sì, ma di arrangiarsi.
E intanto incombe la scadenza del 9 marzo 2015. Nel comunicato stampa dell'Agenzia delle Entrate, datato 12 febbraio 2015, in pratica si legge: tutte le certificazioni uniche che contengono dati da utilizzare per la dichiarazione precompilata devono essere inviate entro il 9 marzo 2015. E le sanzioni fioccheranno in caso di ritardi. Unica eccezione a ciò l'invio di certificazioni che contengono esclusivamente redditi non dichiarabili mediante il modello 730 (come i redditi da lavoro autonomo non occasionale).
E ancora una volta, si salvi chi può!