In questi giorni è corsa allo SPID.
Da quando il Miur ha fatto sapere che per poter utilizzare la Carta del docente per gli acquisti legati all'aggiornamento professionale è necessario prima ottenere l’identità digitale SPID, gli insegnanti – dopo un primo momento di panico - si sono immediatamente attivati.
E così, apri il sito, cerca di capire come fare e cosa serve, scegli la modalità più comoda e magari gratuita (eh, sì, perché in alcuni casi si paga anche…), avvia la procedura, attendi per ricevere risposta (con tempi di attesa variabili)…
Insomma, una procedura di certo non semplice e intuitiva, che richiede un minimo di competenza informatica e soprattutto del tempo.
Quello che viene spontaneo chiedersi: da quanto al Miur sapevano che per attivare la Carta sarebbe stato necessario lo SPID? Perché non hanno informato preventivamente i docenti, in modo da non doverli costringere al tour de force ed evitando inoltre la concentrazione, in pochi giorni, di un alto numero di utenti e conseguenti lunghi tempi di attesa?
In fondo, questa è un’informazione che avrebbero potuto dare indipendentemente dai tempi di attivazione dell’applicazione Cartadeldocente.istruzione.it, visto che lo SPID non è una cosa nuova e che la procedura di richiesta delle credenziali è attiva già da diverso tempo. E così i docenti non si sarebbero sentiti con l’acqua alla gola e avrebbero avuto più tempo per “digerire” la procedura.
Chissà se anche per attivare la Carta elettronica sarà una corsa ad ostacoli!
Non resta che attendere, e se è vero che l’applicazione web sarà disponibile entro il 30 novembre, non manca molto e lo scopriremo.