Diamo il benvenuto al Ministro Fioramonti e un augurio per un proficuo lavoro.
La scuola ne ha bisogno, e Lei lo sa bene, avendo frequentato da posizione autorevole il palazzo di viale Trastevere.
La Sua non sarà un'attività semplice.
I problemi della scuola sono tanti e ben conosciuti, ma la loro risoluzione dipende da una molteplicità di soggetti istituzionali e non, che è sempre stato difficile portare a sintesi.
Sul piano politico la scuola è sempre stato luogo di scontro “ideologico” e molte "fortune" politiche sono cadute proprio sugli interventi della scuola.
Allora mi consenta di darLe una suggestione.
Non si ponga come obiettivo trasformazioni epocali ed ulteriori "riforme". La scuola ha semplicemente bisogno di interventi riorganizzativi e semplificativi per liberare energie alla didattica, distogliendole da eccessiva burocrazia e corsa ai progetti più o meno estemporanei.
Agire prima di tutto sui docenti - stabilizzando i precari - ai quali occorre restituire dignità di ruolo e di stipendio per contrastare una latente demotivazione che si è riscontrata in questi ultimi dieci anni.
Agire sulle segreterie, dotandole di personale e mezzi. Una scuola che funziona ha un adeguato supporto amministrativo, tecnico ed ausiliario.
Agire sulla organizzazione ministeriale sia centrale che periferica. In particolare, i Provveditorati soffrono di una forte carenza di personale e sono ingabbiati in una selva di incombenze burocratiche. L'innovazione tecnologica può essere di grande aiuto nello snellire l'attività di supporto amministrativo alle scuole. Potenziare i Provveditorati vuol dire dotarli di competenze specifiche che siano di vero supporto alle Scuole. Non ha senso avere in ottomila scuole competenze giuridiche elevate, ad esempio sul contenzioso, quando è possibile, invece, dotare cento provveditorati di personale adeguatamente formato.
Ed a proposito di formazione, occorre intervenire su tutti i profili della scuola e dell'amministrazione per adeguare le competenze del personale alle evoluzioni normativa e tecnologica.
Confidiamo signor Ministro nella Sua "freschezza di idee" e nel suo impegno nel "fare" che ha già dimostrato e siamo, dunque, certi che renderà al sistema scolastico l'onore che merita essendo la fucina delle donne e degli uomini del domani.
Ancora buon lavoro!