È di qualche settimana fa la notizia di un’intervista rilasciata dal sottosegretario alla Funzione Pubblica Rughetti al “Corriere della sera”, in cui si manifesta la netta contrarietà allo svolgimento di attività professionali da parte degli insegnanti (che, come sappiamo, sul punto godono del “beneficio” concesso dal D. Lgs. 297/1994). La materia quindi, per quanto riguarda i docenti, potrebbe a breve subire delle variazioni da parte del legislatore.
Forse, in controtendenza con queste affermazioni, è interessante ricordare sul tema quanto previsto dalla recente Legge 107/2015 (c.d. “La buona scuola”); all’art. 80 la legge di riforma prevede che “il Dirigente scolastico formula la proposta di incarico in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa. L'incarico ha durata triennale, ed è rinnovato purché in coerenza con il piano dell'offerta formativa. Sono valorizzati il curriculum, le esperienze e le competenze professionali e possono essere svolti colloqui. La trasparenza e la pubblicità dei criteri adottati, degli incarichi conferiti e dei curricula dei docenti sono assicurate attraverso la pubblicazione nel sito internet”.
Sarà interessante verificare se la valorizzazione delle competenze del corpo docente passerà anche per la considerazione positiva di incarichi esterni e curricula arricchiti da esperienze esterne a quelle correlate all’impiego principale, come certo non esclude anzi sembra prevedere l’articolo, e se questa prospettiva farà nascere una riconsiderazione della materia.