Prendendo spunto dalla lezioni semiserie di Beppe Severgnini, mi rendo conto che la lingua inglese davvero permea le nostre vite, e che anche nella scuola viene utilizzata più di quanto non si possa immaginare.
Sappiamo ad esempio che è necessario attivare il fundraising, che utilizziamo software ministeriali, che va continuamente aggiornato il website e che ormai le comunicazioni viaggiano tutte via email. Ma, confesso, quando incespico nella parola MAD, riesco solo a pensare che significhi PAZZO, mentre la collega dell'altro ufficio, più navigata in materia di supplenze di scuola superiore, sa che si tratta invece dell'acronimo di Messa A Disposizione, le domandine che docenti e ATA, diplomati, laureati e/o specializzati inviano alle scuole per essere contattati nel caso di esaurimento delle graduatorie. Ora, nulla avviene per caso, e alcune insospettabili vene di pazzia (madness) sono di fatto latenti nella gestione delle MAD.
Va detto che esse sono saggiamente contemplate nella nota ministeriale prot. 1878 del 30 agosto 2013 che, dettando istruzioni e indicazioni operative in materia di supplenze per il personale docente educativo e ATA – anno scolastico 2013/14 - autorizza i Dirigenti scolastici, una volta esaurite tutte le graduatorie (proprie e delle scuole viciniori) a far ricorso a personale che abbia fatto istanza di messa a disposizione. Ecco allora in agguato il pericolo di perdere la ragione, sia da parte di chi si candida a diventare un supplente temporaneo, pur non essendo inserito in graduatoria, sia di chi – nelle segreterie - deve dare un ordine e graduare le domande MAD che arrivano.
Nel primo caso le domande più comuni che si affollano nella mente (e nei blog di tutti di tipi) sono: a quali scuole devo inviare la MAD? In quali province posso farla (quelle in cui sono già incluso in qualche graduatoria o solo le altre)? Devo spedirla in cartaceo, raccomandata, assicurata, via fax, via mail, via pec, via peo, oppure è meglio che la porti a mano? Dove trovo il modulo giusto? Entro quali scadenze va inviata? La firma deve essere autenticata? Devo allegare un CV formato europeo, formato Europass, una cover o anche solo la carta di identità?
Dall'altra parte, nelle segreterie, ci si interroga con analoga apprensione su come esaminare e graduare le domande pervenute, su quali criteri adottare per prenderle in considerazione, su se e come pubblicizzarle. Proviamo a immaginare qualche dubbio-tipo.
Esaminiamo tutte le istanze pervenute, via fax, tramite peo, pec, portate a mano...? Le ordiniamo in senso cronologico corrispondente al numero di protocollo in entrata? Ne stiliamo una graduatoria indicando il punteggio di titoli culturali, di servizio, esigenze di famiglia oppure no? Restringiamo il campo ai residenti in Comune, in Provincia, in Regione oppure rischiamo di essere denunciati per discriminazione e iniquità di trattamento? E infine, poniamo una data-termine entro la quale chiudere la raccolta delle MAD oppure lasciamo aperti i termini e riformuliamo ogni volta l'elenco?
L'unico aspetto della questione che appare chiaro è il carattere aleatorio del procedimento, il trionfo dei principi “non si sa mai” e “mai dire mai” e la responsabilità assoluta e finale dei Dirigenti scolastici che, non avendo a disposizione alcun strumento di misura (a meno che non vogliano rifarsi, per analogia, alle vigenti ordinanze ministeriali) possono, anzi, devono escogitare criteri di formulazione di punteggi che siano quanto più equi possibile.
Particolare attenzione va rivolta ai casi di supplenze su posti di sostegno, sia per la delicatezza della materia, sia per l'ulteriore dettaglio delle indicazioni ministeriali che le riguardano.
Ricordiamo che il D.I. 131 del 13 giugno 2007 al punto 6 comma 1 prevede la costituzione “per tutti gli ordini e gradi di scuole, dei relativi elenchi di sostegno, cui hanno accesso gli aspiranti che siano in possesso del titolo valido per l’insegnamento di materie comuni e del correlato titolo di specializzazione valido per l’insegnamento di sostegno. Detti elenchi sono suddivisi secondo la medesima articolazione in fasce di cui al precedente articolo 5, comma 3; per la scuola secondaria di secondo grado vengono disposti elenchi distinti per ciascuna delle aree disciplinari secondo cui risultano suddivisi i relativi insegnamenti”.
Il comma 2 del medesimo articolo dispone che “Nell’attribuzione dei posti di sostegno relativi a ogni ordine e grado di scuola, ove si esauriscono i rispettivi elenchi di sostegno, prima di assegnare i posti stessi ad aspiranti privi di titolo di specializzazione, le relative supplenze vengono conferite, secondo modalità annualmente definite con provvedimento ministeriale, ad aspiranti inclusi nelle competenti graduatorie che risultino comunque in possesso del predetto titolo di specializzazione, anche se conseguito successivamente ai termini previsti per l’ inclusione negli elenchi medesimi”.
La circolare 1878 del 30 agosto consente a chi ha conseguito tardivamente il titolo di specializzazione di presentare domanda, entro il 10 settembre, al Dirigente scolastico cui erano stati inviati i modelli A1 - A2 - A2bis di scelta delle istituzioni scolastiche di scelta per le graduatorie di circolo o di istituto. In altre parole, si tratta di una sanatoria temporale che favorisce l'inclusione negli elenchi di sostegno di personale supplente specializzato, che sia però già incluso nelle graduatorie di circolo istituto di prima, seconda o terza fascia.
I Dirigenti scolastici comunicheranno al sistema informativo del MIUR i nominativi degli interessati (se inseriti in seconda o terza fascia) oppure ne daranno notizia al competente Ufficio Scolastico Territoriale, che provvederà all'inserimento a sistema, qualora l'interessato sia collocato in prima fascia.
La circolare prevede inoltre che, qualora si renda necessario attribuire la supplenza ad aspiranti privi del titolo di specializzazione, i Dirigenti scolastici individuino gli interessati mediante lo scorrimento della graduatorie di riferimento (per la scuola dell'infanzia e la scuola primaria) e lo scorrimento incrociato delle graduatorie di istituto per la scuola secondaria.....
Fin qui sembrerebbe tutto chiaro: prima gli elenchi degli specializzati, poi gli elenchi integrati con le comunicazioni dei nuovi specializzati, poi quelli delle scuole viciniori, poi le graduatorie di istituto (con personale non specializzato).
Non sembra quindi esserci spazio per le MAD di docenti specializzati ma non inclusi nelle graduatorie di istituto..... o no? Oppure questi devono essere interpellati, per i posti di sostegno, prima di passare agli aspiranti privi di titolo inseriti nelle graduatorie di posto comune?
Il dubbio amletico riaffiora, e quella che ci sembrava una qualche parvenza di certezza di aver in qualche modo elaborato un percorso corretto di identificazione del supplente giusto viene miseramente a crollare dopo la lettura dell'ordinanza del Tribunale di Lecce n. 10/13 del 9 maggio 2013, che sancisce la precedenza per le supplenze su posti di sostegno dei docenti aspiranti a supplenze MAD e forniti del prescritto titolo di specializzazione, rispetto ai docenti supplenti inseriti nelle graduatorie di tipo comune (e quindi non specializzati).
Pur condividendo il pieno il principio secondo cui “primario ad ogni altro interesse contrapposto a quello del discente handicappato”, lascia un po' perplessi il fatto che il MIUR, nella circolare del 30 agosto, ampiamente successiva alla data dell'ordinanza di Lecce, non ne faccia menzione e non abbia dato alle scuole alcuna indicazione sulla corretta procedura da seguire, conforme all'ordinanza dei giudici.
Avremo quindi sicuramente casi in cui la supplenza su posto di sostegno sarà data a un MAD specializzato e casi in cui invece sarà conferita a un docente inserito in graduatoria su posto comune... ma anche potrà essere assegnata “in attesa dell'avente diritto” almeno finché le graduatorie non saranno integrate con i neo-specializzati che hanno fatto domanda entro il 10 settembre.
Come al solito, spetterà ai Dirigenti scolastici decidere, e alle segreterie scervellarsi per evitare possibili ricorsi (dei MAD specializzati, dei supplenti su posto comune, delle famiglie degli alunni che non vedranno garantita l'attività di sostegno con docenti specializzati...).
“God Save the Queen!” esclamerebbe l'ineffabile Beppe, ma non sarebbe male se potessimo salvarci un pochino anche noi!
(Sull'argomento si rimanda all'aggiornamento del 18/09/2013)