La tecnologia ha una funzione di “facilitatore” nel processo di integrazione sociale dell’alunno con disabilità, soprattutto nel caso in cui la postazione informatica è situata all’interno della classe in cui è presente l’alunno.
Nel rapporto “L’integrazione degli alunni con disabilità nelle scuole primarie e secondarie di I grado, statali e non statali”, diffuso oggi dall’Istat, emerge come la disponibilità di postazioni informatiche nelle classi anziché in laboratori separati assuma molta importanza. Questo consente, infatti, all’alunno con disabilità di svolgere tutte le attività didattiche quotidiane insieme ai compagni, favorendo il processo di integrazione degli studenti con disabilità. In generale, si riscontra che le scuole che hanno postazioni informatiche in classe sono prevalentemente quelle del Nord e soprattutto le scuole secondarie di I grado.
Oltre a quest’aspetto, l’indagine si è soffermata anche sui numeri: nelle scuole primarie e secondarie di I grado statali e non statali, negli ultimi 20 anni, si è assistito a una crescita progressiva della presenza di alunni con disabilità. Per la scuola primaria si è passati dall’1,7% di alunni con disabilità sul totale degli iscritti nell’anno scolastico 1989/1990 (poco più di 54 mila alunni con disabilità) al 2,6% nell’anno scolastico 2009/2010. Per la scuola secondaria si sono registrati incrementi superiori: nel 1989-90 la percentuale di alunni con disabilità rappresentava l’1,9% del totale degli alunni (poco più di 45 mila alunni con disabilità), mentre nell’anno scolastico 2009/2010 tale percentuale raggiunge il 3,3% della popolazione scolastica.
Gli alunni con disabilità presenti nella scuola dell’obbligo nell’anno scolastico 2009/2010 sono poco più
di 130 mila. Nella scuola primaria la popolazione scolastica con disabilità ha un’età media intorno ai 9,7 anni e ben
33% degli alunni frequentanti ha un’età superiore ai 10 anni. Nella scuola secondaria di I grado l’età media della popolazione con disabilità è pari a 13,5 anni, con una percentuale di alunni con età superiore ai 15 anni pari al 20%. Questi dati evidenziano un elevato livello di ripetenza nella popolazione con disabilità, fenomeno negativo in quanto, in alcuni casi, testimonia un semplice prolungamento nel tempo del progetto riabilitativo dell’alunno con disabilità, soprattutto in mancanza di servizi territoriali capaci di prendere in carico tali persone.
Relativamente al tipo di disabilità, il 25,8% degli alunni ha problemi nello svolgere in modo autonomo almeno una delle seguenti attività: spostarsi all’interno della scuola, mangiare e andare in bagno in modo autonomo. Nel Mezzogiorno si trova la percentuale più alta di alunni con disabilità con problemi di autonomia (30,7%), contro il 21,6% degli alunni con disabilità del Nord.
Per quanto riguarda infine i problemi degli alunni della scuola primaria si riscontra che circa il 5% della
popolazione con disabilità ha problemi di tipo visivo, circa il 5% ha problemi di tipo uditivo e circa il 14,3% ha problemi di tipo motorio.