Non è ancora la vittoria definitiva, ma è un primo passo che fa ben sperare. L'Ansas, l'Agenzia nazionale dello sviluppo per l'autonomia scolastica, ha infatti revocato il bando, che scadeva l'11 gennaio, per il reclutamento di tutor da utilizzare nella formazione degli insegnanti all'interno del progetto di "riqualificazione/riconversione professionale dei docenti". Un'iniziativa che mirava a "specializzare" nel sostegno gli insegnanti in esubero e che aveva causato numerose polemiche da parte delle associazioni delle persone con disabilità e di quelle del mondo della scuola, in particolare a causa dell'inadeguatezza del percorso formativo e del rischio che docenti specializzati nelle problematiche della disabilità siano scavalcati da colleghi con maggiore anzianità ma insufficiente formazione. Il corso di abilitazione è costituito infatti da due ore di formazione in presenza, seguite da 120 ore di formazione on-line.
Il bando, che ora è stato revocato, prevedeva per il tutor alcuni requisiti: una Laurea specialistica (o di vecchio ordinamento), essere docente a tempo determinato o indeterminato in servizio da almeno tre anni nella scuola secondaria di primo o secondo grado", aver prestato servizio come insegnante di sostegno per almeno tre anni consecutivi, nell'arco degli ultimi 5 anni. I tutor selezionati avrebbero dovuto pendere parte a un corso di formazione dell'Ansas con un seminario residenziale e almeno 10 ore di attività di formazione on line. A regime ad ogni tutor era previsto l'affidamento di non più di due corsi per ogni regione di riferimento, per un compenso di 25 euro l'ora fino ad un massimo di 120 ore online e di 51 euro l'ora fino ad un massimo di 12 ore in presenza.
Ora l'Ansas revoca in autotutela la selezione pubblica per l'individuazione di tutor per la riqualificazione professionale dei docenti in sovrannumero: la revoca riguarda dunque il bando, non il corso di formazione. Ma è un primo passo. L'Anief, che come sindacato aveva criticato il bando, esprime soddisfazione per la decisione e attacca: "Anziché ipotizzare nuovi modelli per la formazione degli insegnanti di sostegno, che, dal 1998, è stata delegata con successo alle università, il Miur farebbe bene ad attivarsi per formare gli insegnanti sui disturbi specifici di apprendimento, ad un anno dall'approvazione della legge n. 170 dell'8 ottobre 2010, e per fare attivare dai direttori scolastici regionali tutti i posti in deroga senza discriminare o penalizzare gli alunni con handicap meno gravi nell'assegnazione delle ore". Temi che potrebbero già essere posti all'ordine del giorno domani, nel corso della prima riunione dell'Osservatorio permanente per l'integrazione scolastica che si terrà nel tardo pomeriggio a Roma.
Fonte: www.superabile.it