Il Consiglio di Stato ha espresso parere favorevole, con osservazioni, sullo schema di decreto legislativo correttivo del Codice dell’Amministrazione digitale.
Si tratta di una iniziativa normativa che – secondo i magistrati di Palazzo Spada - ha il condivisile obiettivo di proseguire l’opera di modernizzazione e di razionalizzazione della pubblica amministrazione, attraverso la sua completa digitalizzazione per dotare cittadini, imprese e amministrazioni di strumenti e servizi idonei a rendere effettivi i diritti di cittadinanza digitale.
La Commissione speciale ha però evidenziato come alcune problematiche di merito – che sono centrali per la corretta attuazione della riforma - siano state rinviate all'adozione di atti applicativi, quali i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (ad es. per il completo transito al sistema di comunicazione tramite domicili digitali) e le linee guida tecniche che dovranno essere adottate dall'Agenzia per l’Italia digitale (AGID).
Il Consiglio di Stato ha, pertanto, invitato l'Amministrazione a porre una particolare attenzione a tale profilo, sottolineando come i rilevanti compiti attribuiti all'AGID (ad es. adozione di pareri vincolanti e delle linee guida, l’istituzione dell’ufficio del difensore civico a livello centralizzato) richiedano un costante monitoraggio sul funzionamento dell'Agenzia al fine di assicurare che tale organo sia dotato delle risorse organiche e finanziarie necessarie al suo corretto funzionamento.
Infine, sono stati formulati diversi rilievi di ordine tecnico sia a livello contenutistico (ad es. in tema di domicilio digitale, di documento informatico e di requisiti per l'accreditamento) sia sull'articolato, principalmente al fine di garantire una maggiore chiarezza del testo e una corretta applicazione delle innovazioni previste dal correttivo.
Fonte: Giustizia amministrativa